Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere -IL VIDEO
Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere. Dopo gli ultimi fatti di cronaca, mentre l’opinione pubblica chiede maggiore tutela allo Stato, la maggioranza diserta

Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere -IL VIDEO
Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere. Dopo gli ultimi fatti di cronaca, mentre l’opinione pubblica chiede maggiore tutela allo Stato, la maggioranza diserta
Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere -IL VIDEO
Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere. Dopo gli ultimi fatti di cronaca, mentre l’opinione pubblica chiede maggiore tutela allo Stato, la maggioranza diserta
Banchi vuoti al Senato per la violenza di genere. Si è tenuta questa mattina al Senato l’interrogazione posta dalla senatrice Valeria Valente (PD) e altri, sulla violenza di genere, sulla tutela delle vittime di violenza di genere e sugli atti persecutori. Interrogazione a cui ha risposto il viceministro della giustizia, Francesco Paolo Sisto. Il video mostra i banchi della maggioranza del Senato completamente vuoti.
Un’assenza che pesa e lascia sgomenti dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto ennesimi casi di femminicidi. Sisto ha risposto all’interrogazione ricordando l’impegno messo in atto dal Ministero della giustizia nel contrasto alla violenza di genere. Nello specifico, il viceministro ha evidenziato gli interventi normativi e i monitoraggi avviati già dal 2021, dopo l’entrata in vigore del codice rosso.
Tra le misure citate, Sisto ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’osservatorio permanente e della formazione dei magistrati e degli operatori del settore. Rivendicando, inoltre, il recente ddl sul femminicidio e ribadendo la necessità di bilanciare urgenza e garanzie processuali.
Insoddisfatta, però, l’interrogante Valeria Valente. La quale ha denunciato il mancato completamento della legge sulle statistiche e la carenza di risorse per la formazione. A pesare ulteriormente è quel vuoto tra i banchi della maggioranza, completamente assente.
In quella che sarebbe dovuta essere un’occasione per dimostrare interesse e rispetto in merito ad un fenomeno che appare inarginabile ed un allarme sociale nel nostro Paese. Una piaga, nonostante gli ultimi dati del Ministero dell’Interno, che nel primo trimestre del 2025 hanno mostrato un certo miglioramento. E nonostante i femminicidi in Italia abbiano subito un lieve calo (-6%) nel 2024, rispetto ai dati tra il 2020 e il 2023.
Gli ultimi fatti di cronaca hanno infatti sconvolto l’opinione pubblica. Che è tornata nuovamente a rivendicare, nelle piazze e tramite i social, un maggiore intervento da parte dello Stato per tutelare le donne vittime di violenza, prima che sia troppo tardi.
Solo la scorsa settimana due giovani sono state uccise. In sole 24 ore si sono consumate le tragedie che hanno visto perdere la vita di Ilaria Sula e Sara Campanella.
Di Claudia Burgio
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