Le coalizioni non esistono
Ospite ieri sera di Rainews 24 – permettetemi di ringraziare il sempre puntuale, preciso e stimolante Giancarlo Usai – mi è stato chiesto più volte un parere sulle coalizioni che si preparano alla battaglia elettorale, in vista del 25 settembre
| Politica
Le coalizioni non esistono
Ospite ieri sera di Rainews 24 – permettetemi di ringraziare il sempre puntuale, preciso e stimolante Giancarlo Usai – mi è stato chiesto più volte un parere sulle coalizioni che si preparano alla battaglia elettorale, in vista del 25 settembre
| Politica
Le coalizioni non esistono
Ospite ieri sera di Rainews 24 – permettetemi di ringraziare il sempre puntuale, preciso e stimolante Giancarlo Usai – mi è stato chiesto più volte un parere sulle coalizioni che si preparano alla battaglia elettorale, in vista del 25 settembre
| Politica
| Politica
Ospite ieri sera di Rainews 24 – permettetemi di ringraziare il sempre puntuale, preciso e stimolante Giancarlo Usai – mi è stato chiesto più volte un parere sulle coalizioni che si preparano alla battaglia elettorale, in vista del 25 settembre
È la domanda delle domande, per carità del cielo, ma senza una risposta possibile che non passi da una presa d’atto: le coalizioni semplicemente non esistono, stiamo parlando di cartelli elettorali e stop.
Siamo costretti a ragionare sui coltelli in volo nel centrodestra – già sicuro della vittoria – o sugli eterni e sconfortanti personalismi nel centrosinistra, fra leader in lite su tutto, ma soprattutto divisi dai rispettivi (pessimi, lo dicono loro) caratteri. Uno spettacolo scontato e ripetitivo con un unico aspetto di reale valore: non sono alleanze, sono ammucchiate elettorali che si trascinano da decenni in un meccanismo maledetto, favorito da una legge elettorale sciagurata. Non sarà certo un caso se i partiti si sono ben guardati dal cambiarla, dopo averne indicato per cinque anni limiti e nefandezze.
Evidentemente sta più che bene così, concedendo a ciascuno un relativo margine di manovra e in particolare la possibilità di abbandonare, sfiduciare e accoltellare alle spalle il presunto alleato del giorno prima.
Dovremmo lasciarci trascinare dalle pensose riflessioni (presto liti conclamate) fra Berlusconi, Meloni e Salvini su chi e come dovrebbe essere indicato leader, senza neanche porsi il disturbo di chiedere qualche banale informazione sul collocamento internazionale dell’Italia, l’atteggiamento nei confronti del signor Putin e notizie sulla politica economica prossima ventura?
Dovremmo svegliarci di soprassalto la notte, chiedendoci madidi di sudore se alla fine Letta si riavvicinerà al nemico-Renzi o concederà una chance di alleanza al fustigatore Calenda? Ancora, se il barricadero Bi Battista folgorato sulla strada di Mosca rientrerà nel Movimento dei duri e puri?
Di che stiamo esattamente scrivendo?!
Eppure questa è l’offerta politica, una melassa in cui si è persa anche l’idea di poter proporre qualcosa di nuovo, coraggiosa e diverso, in grado di dare una qualche risposta a quell’enorme pezzo di Paese che rischia semplicemente di voltare le spalle rassegnato.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Sentenza Netanyahu, Crosetto: “Sbagliata ma da applicare”. Salvini: “I criminali di guerra sono altri”
22 Novembre 2024
Crosetto: “Non si può paragonare Hamas ad Israele ma saremmo costretti a rispettare la sentenza”…
Scioperati, lo sciopero nazionale di medici e infermieri
21 Novembre 2024
Lo sciopero nazionale di medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni della galass…
Ue: accordo su Fitto. Meloni: “Vittoria di tutti gli italiani”
20 Novembre 2024
I veti incrociati che hanno finora bloccato il via libera alle nomine dei componenti della von d…
Il nuovo Codice della strada è legge
20 Novembre 2024
Via libera al nuovo codice della strada in Senato con 83 sì, 47 no e un astenuto.