Dazi, arrivano le lettere di Trump. Il tycoon firma il (nuovo) rinvio delle tariffe all’1 agosto. E Wall Street affonda
“C’è posta per te!”. Stanno arrivando (ancora non sono state tutte recapitate) le (mica) tanto attese lettere riguardanti i dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump

Dazi, arrivano le lettere di Trump. Il tycoon firma il (nuovo) rinvio delle tariffe all’1 agosto. E Wall Street affonda
“C’è posta per te!”. Stanno arrivando (ancora non sono state tutte recapitate) le (mica) tanto attese lettere riguardanti i dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump
Dazi, arrivano le lettere di Trump. Il tycoon firma il (nuovo) rinvio delle tariffe all’1 agosto. E Wall Street affonda
“C’è posta per te!”. Stanno arrivando (ancora non sono state tutte recapitate) le (mica) tanto attese lettere riguardanti i dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump
“C’è posta per te!”. Stanno arrivando (ancora non sono state tutte recapitate) le (mica) tanto attese lettere riguardanti i dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump.
Al momento nessuna lettera è arrivata all’Unione Europea. Ma la Casa Bianca sottolinea che altre lettere verranno presto inviate a “un’altra dozzina di Paesi”.
Per ora The Donald – che sta pubblicando online, mano a mano, le lettere “daziate” – ha reso noto che tali comunicazioni sono arrivate ai seguenti Paesi: Giappone, Corea del Sud, Sudafrica, Malesia, Kazakistan, Laos e Myanmar.
Di seguito, le percentuale delle tariffe che verranno applicate alle merci:
- Giappone (25%);
- Corea del Sud (25%);
- Sudafrica (30%);
- Malesia (25%);
- Kazakistan (25%);
- Laos (40%);
- Myanmar (40%).
Tariffe, ecco la nuova proroga di Trump
I dazi però – e qui c’è una fra le tante grandi “novità” di Trump – non entreranno in vigore a partire dal tanto temuto 9 luglio ma ci sarà un’ulteriore proroga. Trump infatti firmerà un ordine esecutivo per posticipare la scadenza dei dazi dal 9 luglio all’1 agosto. Lo ha reso noto la Casa Bianca.
Dazi, la lettera inviata da Donald Trump ad alcuni Paesi
Di seguito, la lettera arrivata prima di tutto a Giappone e Corea del Sud riguardante i dazi voluti da Trump.
Si legge: “È un grande onore per me inviarvi questa lettera che testimonia la forza e l’impegno della nostra relazione commerciale. A partire dal primo agosto 2025 imporremo al Giappone dazi del 25% su tutti i prodotti giapponesi inviati negli Stati Uniti, separati da tutti i dazi settoriali” e “se per qualsiasi ragione deciderete di aumentare le vostre misure tariffarie allora qualsiasi numero sceglierete per alzarle verrà aggiunto al 25%. Le merci trasferite (transhipment) per evitare dazi più alti saranno soggette a quella tariffa più elevata”.
E ancora: “Se desiderate aprire agli Usa i vostri mercati finora chiusi, eliminare le vostre misure tariffarie e non tariffarie, le barriere commerciali, forse potremmo considerare un adeguamento di questa lettera – conclude Trump in entrambi i documenti – Queste tariffe possono essere modificate, al rialzo o al ribasso, in base al nostro rapporto con il vostro Paese”.
“Non resterete mai delusi dagli Stati Uniti d’America” conclude la lettera.
I dazi affondano… Wall Street
L’arrivo delle lettere di Trump ha dato un duro colpo anche a… Wall Street. Che estende le perdite dopo le tariffe Usa imposte a Giappone e Corea del Sud, i primi due Paesi a cui sono arrivate le comunicazioni da parte di Donald Trump.
Dopo l’invio delle prime lettere, il Dow Jones mostra un -1%, il Nasdaq un -0,78% e l’S&P 500 un -0,76%.
di Filippo Messina
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