Il fascino dell’inesauribile tramestare
Le memorie di Flavio Carboni, una delle personalità più misteriose della storia italiana degli ultimi anni, farebbero luce su molti misteri del nostro paese. Sempre che le abbia scritte davvero.
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Il fascino dell’inesauribile tramestare
Le memorie di Flavio Carboni, una delle personalità più misteriose della storia italiana degli ultimi anni, farebbero luce su molti misteri del nostro paese. Sempre che le abbia scritte davvero.
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Le memorie di Flavio Carboni, una delle personalità più misteriose della storia italiana degli ultimi anni, farebbero luce su molti misteri del nostro paese. Sempre che le abbia scritte davvero.
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Le memorie di Flavio Carboni, una delle personalità più misteriose della storia italiana degli ultimi anni, farebbero luce su molti misteri del nostro paese. Sempre che le abbia scritte davvero.
La cosa più curiosa, forse la sua milionesima trovata, è che sia morto a novanta anni nel mentre stava scrivendo – o diceva di star scrivendo, o magari aveva scritto di già – le sue memorie.
Promettendo, naturalmente, di far luce su tanti misteri della vita italiana. Avendone seguito per tanti anni le gesta, supponiamo che Flavio Carboni intendesse continuare a giocare con la realtà, sempre ai margini della regolarità, dopo una vita passata, con abilità, nel profittare dell’altrui creduloneria.
Perché, anche a causa dell’inefficienza della giustizia italiana, che lo ha accusato di tutto ed è riuscita a condannarlo per la sottrazione di 19 milioni di dollari al Banco Ambrosiano (cui tanti sottrassero molto), anche grazie agli innumerevoli procedimenti penali, ai ripetuti arresti in custodia cautelare e alle numerose cilecche dell’accusa, era uno di quei personaggi capaci di far credere di essere al centro di ogni cosa e a parte di segreti inconfessabili.
E, nel genere, è stato un virtuoso. Quel che normalmente stronca un normale cittadino, in questi casi contribuisce a creare una fama sulla quale si può vivere, ricominciando sempre da capo, nei settori più diversi, a suggestionare gli interlocutori e trascinarli in trame oscure, nelle quali normalmente perdevano soldi a beneficio della loro guida.
Se quelle memorie le ha scritte, come ci auguriamo, saremo i primi a volerle leggere. Se non le aveva ancora pubblicate era per il supremo gusto di poter dire: non sapete cosa potrei rivelare.
di Sofia Cifarelli
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Tag: Italia
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