Giorgia Meloni non scorda i militari italiani
Giorgia Meloni non scorda i militari italiani
Giorgia Meloni non scorda i militari italiani
Ma la mimetica – stando all’etimo del termine nella lingua italiana – non dovrebbe servire a non essere riconosciuti? La domanda non suoni sarcastica ma semmai curiosa. Nella sua visita in Iraq ai militari italiani (brava a farla, Giovanni Spadolini sarebbe d’accordo!) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha indossato una mimetica con tanto di targhetta a ricordare il proprio cognome. Il fatto ha innescato un siparietto simpatico – per quanto possa aver terreno la simpatia in una missione che i soldati italiani stanno svolgendo in Iraq (siamo con loro) – con tanto di dubbio: un omaggio dell’esercito la mimetica? Non proprio, perché le è stata donata dal generale di divisione Giovanni Maria Iannucci, mentre la targhetta effettivamente appartiene a Giorgia Meloni ma trattasi d’un maresciallo operativo in Iraq, con cui la presidente ha posato per una foto.
Fuor dal fatterello, vi è poi la sostanza politica della visita della Meloni ai soldati italiani. Parlando con loro il capo del governo ha sottolineato che l’Italia «deve dirvi grazie perché sa che può contare su di voi. Quello che vorrei che voi sapeste, guardandomi, è che voi potete contare sull’Italia». Bene. Perché nel ruolo sulla scena internazionale e geopolitica che l’Italia sta giocando, tre punti di forza nessuno potrà mai toglierceli: la diplomazia, i nostri militari in missione in varie parti del mondo e il talento di buona parte delle nostre imprese.
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