Il fallimento del ‘semestre filtro’. Novità e propaganda
Alzi la mano chi possa dirsi sorpreso della fine ingloriosa del cosiddetto “semestre filtro” per entrare alla Facoltà di Medicina
Il fallimento del ‘semestre filtro’. Novità e propaganda
Alzi la mano chi possa dirsi sorpreso della fine ingloriosa del cosiddetto “semestre filtro” per entrare alla Facoltà di Medicina
Il fallimento del ‘semestre filtro’. Novità e propaganda
Alzi la mano chi possa dirsi sorpreso della fine ingloriosa del cosiddetto “semestre filtro” per entrare alla Facoltà di Medicina
Alzi la mano chi possa dirsi sorpreso della fine ingloriosa del cosiddetto “semestre filtro” per entrare alla Facoltà di Medicina. Certa politica – che non si capisce come possa andare a braccetto con quella del “merito” – ha strepitato a lungo contro il numero chiuso.
Secondo taluni bisognava proprio finirla con questa insopportabile ingiustizia ai danni di chi coltiva il sogno di intraprendere la professione medica. Risultato: ci si è inventati il “semestre filtro” – che poi semestre manco è – aperto a tutti, al termine del quale si viene sottoposti a un test (qualcuno ha capito la differenza fra un test d’ammissione sei mesi prima o sei mesi dopo?) per decidere chi potrà proseguire negli studi di medicina. I test sono andati a scatafascio, in termini qualitativi e di esito generale, con diffusa insoddisfazione da parte sia degli studenti che dei docenti.
Insomma, questo benedetto numero chiuso lo vogliamo o no? Perché se non si vuole sottoporre i ragazzi a una prova a lungo giudicata troppo aleatoria e distante dalle materie che avrebbero poi dovuto studiare, in teoria non ci si sarebbe dovuto inventare uno stratagemma che la replicasse (meno che mai in forme surrettizie). Se invece si vuole il numero chiuso – più che altro riconoscendone l’ineluttabilità – si realizzi allora un esame di ammissione al passo con i tempi, che non sia una specie di lotteria, come secondo molti critici si è tramutato anche il cosiddetto “semestre filtro”.
Al di là di tutte le baggianate ideologiche che non mancano mai, ricordiamo che il numero chiuso a Medicina non è un’uggia da classisti fuori dal tempo ma l’unico modo per rispondere agli elevati e insostituibili costi in termini umani, di infrastrutture, spazi e tempo necessari alla formazione di un futuro medico. Nessuna università al mondo è in grado di fornire eguale e sufficiente preparazione a un numero potenzialmente infinito di aspiranti dottori. Se avessimo avuto bisogno di una prova in tal senso, è stato proprio il già famigerato “semestre filtro” a darci una mano con le lezioni online. Perché quella marea di ragazzi nessuno sapeva dove metterla nelle aule delle Facoltà di Medicina.
Il numero chiuso non limita e tantomeno offende nessuno. La selezione dei ragazzi più ‘tagliati’ per determinati studi è la norma in tutto il mondo e nessuno si sognerebbe di considerarla uno scandalo o un sopruso. In realtà è l’unico modo per garantire un percorso serio e non far perdere tempo prezioso agli studenti. Si tratta di trovare i modi giusti di fare selezione, limitando al massimo la possibilità che a farla sia il fattore “caso”. Proprio ieri pomeriggio il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica Bernini ha annunciato novità per il ‘semestre filtro’, pur escludendo il ritorno ai test di ammissione.
L’importante è non perdersi in chiacchiere che piacciono tanto e lasciano le cose come prima. Anzi peggio.
di Fulvio Giuliani
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