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Italia-Russia, affari liberi ma non cattivi affari

Ieri, nell’incontro imprenditoriale italo-russo, Putin ha ribadito l’importanza della partnership con l’Italia. Qualcuno avrebbe dovuto reagire, e invece nulla si è mosso perché le valigette in mano restano più importanti di tutto.
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Italia-Russia, affari liberi ma non cattivi affari

Ieri, nell’incontro imprenditoriale italo-russo, Putin ha ribadito l’importanza della partnership con l’Italia. Qualcuno avrebbe dovuto reagire, e invece nulla si è mosso perché le valigette in mano restano più importanti di tutto.
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Italia-Russia, affari liberi ma non cattivi affari

Ieri, nell’incontro imprenditoriale italo-russo, Putin ha ribadito l’importanza della partnership con l’Italia. Qualcuno avrebbe dovuto reagire, e invece nulla si è mosso perché le valigette in mano restano più importanti di tutto.
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Ieri, nell’incontro imprenditoriale italo-russo, Putin ha ribadito l’importanza della partnership con l’Italia. Qualcuno avrebbe dovuto reagire, e invece nulla si è mosso perché le valigette in mano restano più importanti di tutto.
Provate a spiegare che il Pil della Russia è stabilmente inferiore al nostro: il più delle volte susciterete meraviglia. La percezione comune è frutto del marketing geopolitico. Lo sa bene Putin, che sull’unica grandeur disponibile – quella militare – sta giocando al confine con l’Ucraina una carta nazionalista molto pericolosa. Ieri la Camera di Commercio Italia-Russia e il Comitato imprenditoriale italo-russo hanno tenuto il programmato incontro con importanti società russe. «L’Italia è un partner chiave per Mosca» ha ammesso Putin in videoconferenza, facendosi piazzista del gas sottocosto per la Penisola. Un motivo più che valido per annullare la riunione, contribuendo così all’intenso sforzo diplomatico di Usa, Unione europea e Nato. Ma i rappresentanti di alcune delle nostre imprese (anche pubbliche) più importanti non hanno mosso un dito, nonostante la diffida del governo. Hai voglia a ricordare che gli affari fanno bene e devono essere liberi, ma che se nuocciono alla libertà sono solo cattivi affari. Per costoro le valigette in mano restano più importanti di tutto, anche degli interessi strategici del Paese. di Vittorio Pezzuto

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