Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Italia dichiarazione Ue diritti Lgbtiq+

L’Italia non firma la dichiarazione Ue sui diritti Lgbtiq+

L’Italia non ha firmato la dichiarazione Ue per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+

|

L’Italia non firma la dichiarazione Ue sui diritti Lgbtiq+

L’Italia non ha firmato la dichiarazione Ue per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+

|

L’Italia non firma la dichiarazione Ue sui diritti Lgbtiq+

L’Italia non ha firmato la dichiarazione Ue per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+

|
|

L’Italia non ha firmato la dichiarazione Ue per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+

L’Italia non ha firmato la dichiarazione Ue per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+. Sono 9 in totale (su 27) coloro che non hanno aderito: Italia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Croazia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

I firmatari del testo “si impegnano ad attuare strategie nazionali per le persone Lgbtiq+” e a sostenere la nomina di un nuovo Commissario per l’uguaglianza in vista della prossima Commissione.

Secondo fonti del ministero della Famiglia contattate dall’agenzia Ansa, la decisione dell’Italia (che sarebbe stata “presa giorni fa”) sarebbe arrivata perché “era in realtà sbilanciata sull’identità di genere, quindi fondamentalmente il contenuto della legge Zan”, questa quindi la motivazione.

Lo scorso 7 maggio l’Italia aveva invece aderito alla dichiarazione contro omofobia, transfobia e bifobia “perché era relativa alla non discriminazione rispetto all’orientamento sessuale”, secondo quanto spiegato da fonti del ministero della Famiglia.

“Il governo italiano è in prima linea contro ogni discriminazione in tutto il mondo, da qualsiasi parte provenga, mentre la sinistra usa la sacrosanta lotta contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale come foglia di fico per nascondere il suo vero obiettivo e cioè il gender”, le parole della ministra per la famiglia Eugenia Roccella.

“Che rabbia e che vergogna questo governo che decide di non firmare una dichiarazione per le politiche europee a favore delle persone Lgbtqi+. Non è accettabile” dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.

di Mario Catania

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La Via del Cotone e l’Italia come porta d’ingresso

14 Marzo 2025
Entro fine mese il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà dalle parti di nuova Delhi all’a…

TrasciNati, la difesa comune europea

13 Marzo 2025
Nonostante le divisioni di destra e sinistra (in Italia e in Europa), il Parlamento europeo ha a…

Trump e la lingua dei bulli

13 Marzo 2025
Per trattare con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump bisogna rispondere con la faccia f…

Il Parlamento Europeo approva il piano di riarmo dell’Unione. E l’Italia si spacca

12 Marzo 2025
L’Eurocamera ha approvato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti il piano di difesa…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI