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Conferenza stampa Giorgia Meloni

La conferenza stampa di Giorgia Meloni

Le principali dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di giovedì 4 gennaio
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La conferenza stampa di Giorgia Meloni

Le principali dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di giovedì 4 gennaio
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La conferenza stampa di Giorgia Meloni

Le principali dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di giovedì 4 gennaio
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Le principali dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di giovedì 4 gennaio
Le principali dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di giovedì 4 gennaio.

La protesta dei giornalisti

L’FNSI diserta l’aula per protesta alla legge “bavaglio” Costa che vieta di pubblicare l’ordinanza di custodia cautelare fino alla chiusura delle indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare. “In questa sala ci sono alcuni banchi vuoti: la Fnsi ha inteso disertare per protesta la conferenza. Una protesta che nella sostanza condivido. Ci allarma l’approvazione di un emendamento che rischia di far calare il sipario sull’informazione in materia giudiziaria”, le parole di Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, in apertura della conferenza stampa.

Le scuse di Giorgia Meloni

“Mi scuso di aver rinviato questa conferenza per due volte, mi spiace che abbia generato polemiche ma non c’era alcun intendimento di scappare dalle domande dei giornalisti, raramente sono scappata da qualcosa”, ha detto la presidente del Consiglio Meloni durante la conferenza stampa.

“Sarà anno molto complesso, dalla stampa non mi aspetto sconti”

Il 2024 “sarà un anno molto complesso per tutti, un anno che vede molte scadenze importanti, penso alla presidenza italiana del G7, per la quale siamo tutti molto impegnati”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, che ha aggiunto: dalla stampa “non mi aspetto sconti”.

La legge “bavaglio”

“La legge bavaglio è frutto di un emendamento parlamentare, che tra l’altro arriva dall’opposizione. Questa legge prevede che non possa essere pubblicata per intero o per estratto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sapete che nel 2017 fu fatta dall’allora riforma Orlando fu fatta un’eccezione a questa previsione del nostro codice penale, consentendo la pubblicazione, ma questo non toglie al diritto del giornalista di informare, rimane il diritto del giornalista a conoscere quell’atto e riportare le notizie. Quindi francamente non ci vedo un bavaglio, sempre che non si dica che fino al 2017 la stampa non sia stata imbavagliata. Mi pare una iniziativa di equilibrio tra il diritto di informare e il diritto di un cittadino prima di essere condannato e di esercitare il diritto alla difesa a far pubblicare elementi che possono ledere la sua onorabilità. Sul tema dell’ordine e il sistema di voto dell’Ordine dei giornalisti, sono pienamente disponibile, so che in questa legislatura si è formato un intergruppo parlamentare che sta formulando una proposta, preferirei che ci fosse una iniziativa del Parlamento, ma non ho problemi a ragionare di un intervento, sappiamo che le norme risalgono al 1967, è giusto che cambino anche le regole di funzionamento”.

Preoccupata per impatto sul mondo del lavoro, l’intelletto rischia di essere sostituito

“Sono particolarmente preoccupata dell’impatto dell’intelligenza artificiale su vari livelli, in particolare sul mercato del lavoro. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione, l’intelletto rischia di essere sostituito e l’impatto riguarda anche lavori di alto profilo, rischiamo un impatto devastante” ha detto Giorgia Meloni. “Organizzeremo un focus preciso sull’intelligenza artificiale al G7, ma prima sto lavorando a una iniziativa specifica sull’impatto dell’IA sul mercato del lavoro”, ha spiegato.

“Taglio la spesa pubblica piuttosto che aumentare le tasse”

Mancano 32 miliardi, da dove verranno questi soldi? “Bisogna sapere di cosa parliamo perché non sappiamo quale sarà la crescita dell’economia italiana, è stimata superiore alla media Ue”, le parole della presidente del Consiglio. “Io non sono per aumentare le tasse, lavoro prevalentemente sul taglio della spesa, che è quello che abbiamo fatto con questa legge di bilancio, sostenendo ad esempio il rinnovo del taglio del cuneo contributivo. Io confido che magari lungo questo anno si possa essere ragionevoli e immaginare una diminuzione dei tassi di interesse che libererebbe diverse risorse, il mio obiettivo è confermare le misure che abbiamo portato avanti, se riesco addirittura migliorarle, ma lo valuteremo. Tra i due (aumentare le tasse o tagliare la spesa pubblica) ovviamente scelgo la seconda”.

La candidatura di Meloni alle elezioni europee

“Non ho ancora deciso se mi candido, valuterò consenso cittadini”: così Meloni, in risposta alla domanda riguardante l’ipotesi candidatura alle elezioni europee. “La mia eventuale candidatura potrebbe forse portare altri leader a fare la stessa scelta, penso ai leader dell’opposizione: sarebbe anche un test”. “Per quanto riguarda la ‘maggioranza Ursula’ in Ue, io lavoro per costruire una maggioranza alternativa che tra l’altro negli ultimi mesi ha dimostrato di poter esistere su alcuni dossier come la transizione verde o l’immigrazione. Se questo non fosse possibile, non sarei mai disponibile a fare un’alleanza parlamentare con la sinistra, non lo ho fatto in Italia e non lo faro’ in Europa”, ha dichiarato.

Patto di stabilità

“Sono soddisfatta sul di Patto stabilità anche se non è quello che volevo”, ha detto Meloni

Il Mes

Tornando poi sul tema del Mes, bocciato dal Parlamento. “È stato un errore sottoscrivere una modifica del trattato sapendo che non c’era una maggioranza in parlamento all’epoca per sottoscriverla. Non credo che il tema della mancata ratifica del Mes vada letto in relazione ai risultati del patto di Stabilità. Penso che il Mes sia uno strumento obsoleto, la reazione dei mercati dimostra che è vero, quindi se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno forse la mancata ratifica può diventare un’occasione per trasformarlo in qualcosa di più efficace, ed è questa la strada su cui lavorare”.

Piano Mattei

“Il Piano Mattei è più avanti di quanto sembri e di quanto senta dire. Ci sarà tra poche settimane la conferenza Italia-Africa e quella sarà l’occasione per presentare il piano. Non sarà solo l’energia il nostro focus, anche se c’è questo tema”. Meloni ha poi aggiunto: “Quello che va fatto in Africa non è carità, quello che va fatto è costruire rapporti di cooperazione seri, strategici, da pari a pari, non predatori. Quello che va fatto in Africa è difendere il diritto a non dover emigrare prima del diritto a poter emigrare. Questo si fa con investimenti e una strategia: il piano Mattei costruisce quest’idea ed il mio obiettivo è che diventi un modello anche per atri Paesi europei, occidentali e che possano aggregarsi al Piano tanti altri che oggi lavorano in ordine sparso”.

Tassa extraprofitti non ha intento punitivo

”Noi abbiamo applicato una tassa su quello che consideriamo un margine ingiusto, non c’era un intento punitivo, c’e stata una differenza tra tassi d’interesse che venivano pagati per mutui e depositi” dei correntisti. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza di fine anno. ”La differenza è stata oggetto della nostra tassazione per il 40% e la tassa è lì, nessuno ha tolto. Quello che è cambiato in sede di conversione, è stata aggiunta la possibilità, in alternativa al versamento immediato della tassa, di accantonare un importo pari al almeno 2 volte e mezzo l’ammontare della tassazione in riserva non distribuibile, non possono andare in dividendi agli azionisti e compensi ai manager”, spiega la presidente. Ciò comporta ”un aumento delle riserve” e di conseguenza ”aumenterà credito che viene erogato ai cittadini”. Di conseguenza, secondo il ragionamento di Meloni, in conseguenza all’aumento del credito ”molte banche pagheranno più tasse” perché se ”aumentano le riserve e ci sono maggiori impegni, significa maggiori ricavi, più tasse allo Stato. Per lo stato è un’operazione win-win, a noi non toglie niente”. ”Questo è quello che abbiamo fatto, lo rivendico e penso si debba riconoscere il coraggio, a differenza di tutti gli altri. Mi pare che le cose sensate vengano comprese dai cittadini italiani e no solo da loro”.

Confronto Tv con Schlein

Un confronto Tv con la Schlein? “Volentieri, credo sia normale. E’ giusto che il presidente del Consiglio si confronti con il leader dell’opposizione prima della campagna elettorale per le europee. Non mi sono mai sottratta, non lo farò stavolta. Anche se non credo dovrebbe essere solo sulla condizione delle donne, i leader politici si occupano di tutte le materie”. Lo ha detto Giorgia Meloni durante la conferenza stampa.

Premierato

“La prima cosa che ho detto è che abbiamo scelto di non toccare i poteri del capo dello Stato e lo facciamo. Sappiamo che il capo dello Stato è una figura di garanzia, non vedo in cosa l’elezione del premier significhi togliere poteri al capo dello Stato, per me si crea un buon equilibrio e si rafforza la stabilità del governo”.

Caso Pozzolo

“La questione è che chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodire con responsabilità e serietà l’arma. Per questo c’è un problema con quello che è accaduto che racconta – non conosco la vicenda, solo quello che ho letto – che qualcuno non è stato responsabile: chi ha quel porto d’armi e chi detiene quell’arma. Non è un bene per un italiano, figuriamoci per un parlamentare di FdI”

Flussi migratori

“I risultati non sono soddisfacenti, specie in rapporto alla mole di lavoro dedicato a questa materia. Sono leggermente più soddisfatta dei dati dell’ultima parte dell’anno, che dimostrano un calo. So che ci si aspettava di più su questo e sono pronta ad assumerne la responsabilità”. “E’ una sfida epocale, io sto cercando di risolvere il problema strutturalmente ed è un cosa che richiede un coinvolgimento internazionale e soluzioni di lungo periodo -ha chiarito la premier nel corso della conferenza stampa- Il mio obiettivo è sempre lo stesso: lavorare in Africa, fermare le partenze, valutare la possibilità di apire gli hot spot in Africa e parallelamente lavorare sulla migrazione legale. Siamo stati i primi ad aprire il Dl flussi per tre anni”.

Presidenza G7

“Un altro focus fondamentale della presidenza italiana del G7 sarà l’Africa. Questo è un lavoro sul quale prevalentemente l’Europa deve tornare a concentrare la sua attenzione. Noi non ci stiamo rendendo conto del combinato disposto di un continente potenzialmente ricchissimo di materie prime critiche e una destabilizzazione in alcuni casi voluta e costruita che noi paghiamo più di qualunque altro”.

Privatizzazioni

“L’impostazione mia e di questo governo sulle privatizzazioni è lontana anni luce dal passato dove si intendevano regali miliardari a imprenditori ben inseriti. La mia idea è quella di ridurre la presenza dello Stato dove non è necessaria e riaffermarla la’ dove e’ necessaria”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa precisando che “questo riguarda il tema della riduzione delle quote di partecipazione statale che non riduce controllo pubblico”. “Questo – aggiunge – potrebbe essere il caso di Poste, ma penso anche che ci sia la possibilità di fare entrare i privati in quote minoritarie di società interamente a controllo pubblico, e questo è il caso di Ferrovie. Ma questo richiede una serie di passaggi piuttosto lunghi con una tempistica che non dipende da me”.

Rai

“Noi con il governo Draghi, dall’opposizione, non eravamo presenti nel cda della Rai, una cosa mai successa. Noi stiamo cercando di fare un lavoro di riequilibrio”. Arrivano “richieste di dimissioni per un giornalista della Rai ad Atreju, ma io sono stata criticata dai giornalisti della Rai ed è giusto così, stabiliamo delle regole di ingaggi”. “La Rai è la principale azienda culturale italiana, con pregi e difetti, non mi pare venissimo da una età dell’oro, molto si può fare per migliorare il servizio pubblico e garantire maggiore pluralismo. Sono soddisfatta del percorso per ridurre il pesante indebitamento. Ho letto poi le critiche per gli ascolti, ma la Rai fa servizio pubblico, e non va misurata solo sugli ascolti”

Paradisi fiscali

“Credo che la materia vada affrontata a livello europeo perché c’è una diversità anche all’interno della Ue che produce dei privilegi e delle discriminazioni. Bisognerebbe lavorare perché le regole su questa materia all’interno del mercato europeo valessero per tutti, che non ci fossero ‘paradisi fiscali’, che non ci fossero nazioni che lavorano per drenare gettito ad altre nazioni che fanno parte della Unione europea”. “Noi dobbiamo lavorare per rendere la tassazione in Italia piu’ competitiva, noi abbiamo tentato e tentiamo di farlo con varie misure; noi abbiamo varato la riforma fiscale che era attesa da 50 anni circa” osserva Meloni. “Vorrei ringraziare il Mef e in particolare il viceministro Leo per un lavoro estremamente veloce di stesura dei decreti che dipendono da quella delega. Stiamo cercando di disegnare un fisco diverso che non disegni un rapporto tra Stato e suddito ma tra Stato e cittadino” conclude.

Elezioni europee

“Sono molto contenta di quello che abbiamo costruito e non sono neanche preoccupata delle elezioni europee, che sono proporzionali e tendono a sottolineare le differenze. Dobbiamo chiaramente saperle affrontare senza che diventi una competizione interna. Dobbiamo crescere tutti quanti, non mi pare ci sia la volontà di sottomettere la tenuta del governo, il lavoro la velocità, all’interesse di partito legato al piano elettorale”

Draghi possibile presidente Commissione Ue

“Draghi candidato presidente alla Commissione Ue? Impossibile parlare oggi di questo, Draghi ha dichiarato poi di non essere disponibile. Con lui abbiamo fatto un passaggio di consegne improntato al rispetto, sono contenta che oggi collabori con la Commissione, ma oggi parlare del toto-nomi fa dibattito sulla stampa, ma non è il vero tema, che è invece cosa deve fare la Commissione prossima”. Lo ha detto Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera. “Io lavoro per avere domani una Europa più forte sugli scenari di crisi e più determinata, per non consegnarsi a nuove dipendenze, più efficace nella difesa dei confini esteri e più capace di armonizzare sostenibilità e crescita”.

Obiettivi 2024

“Mettere a terra il Pnnr, la riforma della giustizia e poi ho un piano sulle borse di studio per gli studenti per il merito”

Conte e M5S

“Conte dice che devo fare dimettere persone raggiunte da avvisi di garanzia? Non è una novità, loro hanno sempre chiesto le dimissioni di chi ha un avviso di garanzia, tranne che per loro, per la Raggi, per lo stesso Conte, per Grillo cui Conte ha espresso solidarietà. Quando Conte è stato indagato io non ho chiesto le sue dimissioni”, ricorda. “A sinistra si è garantisti con i propri e giustizialisti con gli altri, cucce del cane comprese”, aggiunge. “Se dovessi avere la certezza che qualcuno non si è comportato come doveva prenderò le mie decisioni, non ci si preoccupi”, assicura.

Via della Seta

“Da parte nostra non c’è stato alcun intento punitivo” nei confronti della Cina ad uscire dall’accordo Via della Seta.  “Ho preso la decisione sulla Via della Seta per coerenza con quello che ho sempre pensato, a maggior ragione sono convinta di questa decisione sulla base dei risultati che sono arrivati: al tempo ci si disse che l’ingresso dell’Italia nella Belt and Road Initiative avrebbe assicurato un riequilibrio della bilancia commerciale tra Italia e Cina, i dati dicono che il saldo della bilancia commerciale dal 2019 è diventato sempre più sfavorevole per l’Italia – ha spiegato Meloni – L’adesione alla Via della Seta non è servita ad equilibrare importazioni ed esportazioni, ma a far entrare più prodotti cinesi in Italia”.

Maternità

“Le parole di Mennuni? Non so se “aspirazione” sia la parola giusta, io sono premier, considerata tra le donne più affermate in Italia, ma se mi chiedessero cosa scegliere tra mia figlia Ginevra e la presidenza non avrei dubbi, come madre non ho dubbi”. Lo ha detto Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera. “La maternità ti regala qualcosa che nessun altra cosa ti può dare, ma non condivido che un traguardo possa togliertene un altro”, aggiunge. “Ursula von der Leyen ha 7 figli, Metsola 4: si può fare”.

Israele

La premier Giorgia Meloni ha rivolto “un nuovo appello a Israele a preservare l’incolumità della popolazione civile” rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla crisi a Gaza, durante la quale ha definito “fondamentale” il dialogo con i Paesi arabi in questo momento e ha rivendicato di essere stata l’unica leader dei Paesi del G7 a partecipare alla conferenza del Cairo. “Abbiamo lavorato dall’inizio per evitare un’escalation di questo conflitto che io ritengo potrebbe avere conseguenze inimmaginabili. Abbiamo mantenuto una posizione molto equilibrata, condannando gli attacchi terroristici di Hamas, sostenendo il diritto di Israele a esistere a difendersi e occupandoci della popolazione civile con una serie di iniziative umanitarie che condividiamo con i Paesi arabi”, ha proseguito Meloni, ricordando la presenza nell’area della nave Vulcano sulla quale “lavorano anche medici qatarini”.

Ucraina

“Differentemente da chi sostiene che non dovremmo mandare armi perché così si produce un’escalation del conflitto, io credo l’esatto contrario. L’unica possibilità per l’Ucraina di arrivare a un qualsiasi tavolo di trattativa e a una qualsiasi soluzione diplomatica è mantenere un equilibrio delle forze in campo. Se non avessimo sostenuto l’Ucraina non avremmo avuto nessuna pace ma un’invasione quindi una guerra più vicino a casa nostra”. Lo ha dichiarato Giorgia Meloni durante la conferenza stampa.

Ferragni

“C’è una questione che questa vicenda mi ha fatto balzare agli occhi, che è il tema della trasparenza sulla beneficenza. Forse quello è un tema sul quale bisogna lavorare perché altrimenti si rischia che il caso singolo possa poi impattare su una cosa fondamentale, che è la beneficenza. Allora forse immaginare regoli migliori, questo può essere utile per tutti. È una cosa sulla quale sto ragionando”.

Balneari

“Questo governo ha fatto un lavoro non fatto prima, la mappatura delle nostre coste, un lavoro che ci permette il riordino. Ora abbiamo due obiettivi: scongiurare la procedura di infrazione e dare certezze agli operatori”. La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

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