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Zelensky e Meloni

La conferenza stampa di Meloni: “Mai parlato con Musk di SpaceX”. Zelensky accolto a Palazzo Chigi: “Grato all’Italia”

Sono tanti i temi toccati nella conferenza stampa di inizio anno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: dal ritorno di Cecilia Sala, a Musk fino al tema migranti

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La conferenza stampa di Meloni: “Mai parlato con Musk di SpaceX”. Zelensky accolto a Palazzo Chigi: “Grato all’Italia”

Sono tanti i temi toccati nella conferenza stampa di inizio anno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: dal ritorno di Cecilia Sala, a Musk fino al tema migranti

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La conferenza stampa di Meloni: “Mai parlato con Musk di SpaceX”. Zelensky accolto a Palazzo Chigi: “Grato all’Italia”

Sono tanti i temi toccati nella conferenza stampa di inizio anno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: dal ritorno di Cecilia Sala, a Musk fino al tema migranti

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Sono tanti i temi toccati nella conferenza stampa di inizio anno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: dal ritorno di Cecilia Sala, a Musk fino al tema migranti

Ore 20.45 Dopo la conferenza stampa annuale tenutasi questa mattina, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio -si legge in una nota di Palazzo Chigi – Meloni ha espresso “solidarietà” per le vittime dei recenti bombardamenti russi” e “ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina e al popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura”. Dopo l’incontro bilaterale, Zelensky ha scritto su X: “I temi chiave della nostra discussione hanno incluso il rafforzamento della sicurezza, la gestione degli sviluppi globali e la preparazione della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina che si terrà quest’anno a Roma – poi, aggiunge – sono profondamente grato all’Italia e al popolo italiano per l’incrollabile sostegno“.

Ore 11 È iniziata alle ore 11:00 la conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La conferenza è organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare.

Il ritorno in Italia di Cecilia Sala

“Ieri (con il ritorno in Italia di Cecilia Sala, ndr.) è stata sicuramente una bella giornata per l’Italia intera, per il sistema Italia, per le persone che ci hanno lavorato, per me. Vi farò una confessione: tra le molte cose che accadono quando si ricopre un incarico complesso come il mio, non ho mai provato un’emozione così grande in questi due anni come quella che ho provato ieri chiamando una madre per dirle che sua figlia stava tornando a casa. È stato un lavoro molto complesso per il quale devo ringraziare tutto il governo, ma anche voi giornalisti e la famiglia per il comportamento tenuto”.

“C’è stato un lavoro di triangolazione diplomatica con Iran e Usa per quello che riguarda una svolta nel caso, non direi che c’è stato un momento di svolta perché la questione è stata seguita dall’inizio – ha detto Meloni sempre rispondendo alla domanda sul caso Sala – Le interlocuzioni con l’Iran sono di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza in questi casi. Mantovano è stato al Copasir ed è pronto a tornare nel caso in un’ulteriore audizione, ricordiamo che in Iran sono presenti altri 500 italiani e bisogna essere molto cauti”.

Il caso Abedini

“Per quanto riguarda Abedini la vicenda è al vaglio del ministero della Giustizia. Una vicenda di cui dobbiamo parlare certamente anche con gli amici americani e avrei dovuto parlarne anche con Binde che purtroppo ha dovuto rinunciare al viaggio in Italia per gli incendi in California”.

Starlink, SpaceX ed Elon Musk

“SpaceX consente di comunicare in sicurezza sul piano diplomatico e militare, informazioni molto delicate. Sul metodo posso dire che si tratta di interlocuzioni che il governo ha con molte aziende private. Anche io ho dubbi e rifletto. Il tema è che non ci sono alternative pubbliche per queste tecnologie, ovviamente si tratta di mettere in mano a un soggetto privato la protezione dei dati. Ma l’alternativa è non avere la protezione di questi dati. I due scenari non sono ottimali, io sono laica rispetto a questo ma devo porre la questione. Se un domani le comunicazioni dei dati sensibili finiscono nelle mani sbagliate, il governo ne è responsabile. Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende. SpaceX ha illustrato al governo una tecnologia di cui dispone che permette di comunicare in sicurezza”.

“Da Musk non prendo soldi. Le ingerenze sono quelle di Soros”

Musk “non è un pericolo per la democrazia”. Le “ingerenze” ci sono in altri casi, quando “persone facoltose usano le risorse per finanziare in mezzo mondo partiti e associazioni per condizionare le politiche, come nel caso di Soros. Io non prendo soldi da Musk, semmai li hanno presi da Soros. Io il pericolo per la democrazia non lo vedo. Vorrei ricordare l’ingerenza di quella tedesca nella campagna italiana. Dobbiamo ricondurre le cose nell’alveo dove si trovano. Musk esprime la sua posizione e di questo stiamo parlando. Può piacere o non piacere ma quando mi si dice che c’è un pericolo di ingerenza evidenzio che non è il primo caso di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni. Io ne ho viste parecchie e spesso contro di me e nessuno si è scandalizzato. Il problema è quando queste persone usano le risorse per finanziare in mezzo mondo partiti e associazioni per condizionare le politiche, cosa che non mi risulta faccia Musk al contrario di Soros. Questa sì la considero una pericolosa ingerenza. Ma quando è accaduto si è parlato di filantropi: il problema è che è ricco e influente o che non è di sinistra?”.

Le parole di Donald Trump sulla Groenlandia

“Mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza altri territori. Abbiamo già visto Donald Trump presidente, io penso che le sue dichiarazioni siano più un messaggio ad alcuni altri grandi player globali piuttosto che rivendicazioni ostili nei confronti di quesi Paesi”.

L’Ucraina, Donald Trump e la Nato

In Ucraina “non prevedo un disimpegno e non lo leggo nelle dichiarazioni di Donald Trump: lui parla di ‘pace con la forza’ e io ho sempre sostenuto che l’unico modo per lavorare a una pace era costruire una situazione di difficoltà alla Russia per convincerla a sedersi a un tavolo di pace: oggi la Russia controlla il 18% del  territorio ucraino, due anni fa controllava il 17%. Se oggi si parla di pace è perché temo che la Russia si sia un po’ impantanata. Trump ha dimostrato di sapere dosare  diplomazia e deterrenza, prevedo che potrà farlo ancora”.

Insediamento di Trump

Se il 20 gennaio andrò all’insediamento di Trump? Mi fa piacere esserci, sto valutando la compatibilità di agenda. Se riesco partecipo volentieri.

Salvini al Viminale

“Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno. Ha ragione Salvini a dire che in assenza di un provvedimento giudiziario a suo carico avrebbe chiesto è ottenuto il ministero dell’Interno – ha detto Meloni – D’altra parte anche Piantedosi è un ottimo ministro dell’Interno. Allo stato attuale non credo che Salvini al Viminale sia nell’ordine delle cose”.

I migranti e i centri in Albania

“A me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo: spetta al governo dire quali siano i paesi sicuri e che il giudice non possa sistematicamente disapplicare ma solo in casi specifici, che è una cosa diversa da quello che hanno fatto i giudici di Roma. I centri in Albania sono pronti per essere  operativi, poi fortunatamente negli ultimi giorni gli sbarchi sono quasi azzerati”.

Ricandidarmi?

“Non lo so. Questo è un lavoro faticoso, faticosissimo, è una decisione che prenderò quando la devo prendere, anche valutando i risultati che ho portato a casa. Sapete che non sono abbarbicata alla poltrona: se posso essere utile cerco di essere utile, se non posso essere utile mi regolo di conseguenza”.

Per la conferenza integrale: https://laragione.eu/litalia-de-la-ragione/politica/la-conferenza-stampa-di-inizio-anno-di-giorgia-meloni/

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