Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

La grave bocciatura delle lista “anti tutto”

|
Le liste anti tutto sono state rifiutate dagli elettori con grande sorpresa di chi si era candidato. Segno che la loro retorica fosse fondata sul nulla e che la gente vuole una classe politica che sia espressione di un’idea, non di urla senza senso
liste

La grave bocciatura delle lista “anti tutto”

Le liste anti tutto sono state rifiutate dagli elettori con grande sorpresa di chi si era candidato. Segno che la loro retorica fosse fondata sul nulla e che la gente vuole una classe politica che sia espressione di un’idea, non di urla senza senso
|

La grave bocciatura delle lista “anti tutto”

Le liste anti tutto sono state rifiutate dagli elettori con grande sorpresa di chi si era candidato. Segno che la loro retorica fosse fondata sul nulla e che la gente vuole una classe politica che sia espressione di un’idea, non di urla senza senso
|
Le liste anti tutto sono state rifiutate dagli elettori. Ciascuno di loro ha immaginato sé stesso come la promessa sorpresa delle urne e ciascuno è rimasto sorpreso dalla scarsità di voti raccolti. Anche in questo caso, come qui a fianco per quel che riguarda Di Maio, la sconfitta elettorale non è un disonore e ciascuno ha concorso all’esercizio della democrazia. Vanno ringraziati. Già che ci siamo, però, li si ringrazi anche per avere dimostrato che la retorica secondo cui il vero e vasto popolo sarebbe stato contro i vaccini, contro l’Unione europea, contro l’Occidente e contro tutto quel che fa ricca e sana l’Italia, era fondata sul nulla. Le forze politiche devono essere espressione di un’idea, per il presente e per il futuro, mentre la pretesa d’essere i soli rappresentanti di quel che il popolo vuole veramente è una perversione. Nel primo caso la sconfitta non dimostra che si abbia torto, ma solo che non si sono raccolti consensi. La storia è piena di soggetti che ebbero ragione nel mentre i più davano loro torto. Nel secondo caso, invece, il torto è certificato dalla sconfitta, che dimostra quanto la supposizione di partenza fosse campata in aria. E apprezzino la bellezza della libertà e della democrazia: potranno continuare a sostenere le loro tesi perché il diritto alla parola non è subordinato alla forza dei voti, essendo inviolabile anche in capo a un solo individuo, mentre se si fosse nel “regime” di cui favoleggiano sarebbero ridotti al silenzio. A risentirli, pertanto. Di Sofia Cifarelli

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

19 Agosto 2025
È “Trump show” anche quando il presidente statunitense Donald Trump ringrazia i leader presenti al…
19 Agosto 2025
Il vertice di Washington fra Trump (che vorrebbe un faccia a faccia Putin-Zelensky) e il president…
18 Agosto 2025
La diplomazia, nelle ultime 36 ore, il suo lavoro l’ha fatto. Lo dimostra il fatto che Zelensky sa…
14 Agosto 2025
Senza realtà. Il trionfo delle fake news: dal numero di turisti nelle spiagge fino al Ponte sullo…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI