Mattarella e gli stipendi dei giovani
| Politica
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato un paio di settimane fa a parlare di lavoro, con particolare riferimento ai più giovani

Mattarella e gli stipendi dei giovani
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato un paio di settimane fa a parlare di lavoro, con particolare riferimento ai più giovani
| Politica
Mattarella e gli stipendi dei giovani
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato un paio di settimane fa a parlare di lavoro, con particolare riferimento ai più giovani
| Politica
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato un paio di settimane fa a parlare di lavoro, con particolare riferimento ai più giovani. Ha invocato un aumento dei loro stipendi, anche per offrire un’alternativa ai tanti che scelgono di andare a lavorare all’estero.
Un appello accorato alle imprese – in generale al mondo del lavoro – perché si sappia motivare i ragazzi anche attraverso la leva economica. Parole e concetti sacrosanti, chi potrebbe mai dirsi contrario?
Non spetta al capo dello Stato, però, raccontare la seconda parte della “storia“ e cioè che per pagare di più i giovani non c’è alternativa a far lavorare diversamente – diciamola anche un po’ brutalmente, meglio – tutti.
Se pretendiamo che le aziende miracolosamente e dall’oggi al domani paghino il 30 o il 40% in più gli stipendi dei ragazzi – senza aggiungere null’altro – raccontiamo balle. Prendiamo in giro i nostri figli.
Abbiamo un’intera filiera del lavoro anchilosata e inchiodata a meccanismi risalenti non di rado agli anni ‘80 del XX secolo. Ci riempiamo la bocca di “precariato“ ma ci dimentichiamo di sottolineare che quest’ultimo grava quasi interamente sui più giovani.
In Italia, ancora oggi, dominano il dato anagrafico e gli anni passati in azienda. La seniority e l’anzianità contano generalmente molto di più dei risultati ottenuti e persino dello stesso impegno profuso nel quotidiano. Per farla breve, vogliamo negare che il mercato del lavoro in Italia sia incredibilmente sclerotizzato e gerontocratico?
Il Presidente Mattarella ha fatto benissimo (bene, bravo, tris), ma di più non può dire e non può fare. La sua è una moral suasion sacrosanta. Altri hanno il dovere di rendere possibile quanto da lui auspicato, cominciando innanzitutto a ricordare le verità scomode a chi ama parlare molto e cambiare poco e niente.
di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Giorgia Meloni e la ricandidatura. Fra regole e suggestioni
07 Maggio 2025
Giorgia Meloni, nell’intervista di qualche giorno fa all’agenzia Adnkronos, ha annunciato di vol…

Referendum sia, sperando di non raggiungere il quorum
03 Maggio 2025
Il selfie di Maurizio Landini per invitare a votare ai referendum del prossimo giugno è un signi…

Il 25 aprile, le dichiarazioni di Musumeci e la Storia
25 Aprile 2025
Un po’ tutti hanno detto la loro sulla “sobrietà” invocata a sproposito da un ministro della Rep…

25 aprile, Mattarella cita Papa Francesco. Meloni: “Onoriamo i valori democratici negati dal fascismo”. Cortei in tutta Italia, a Milano “in oltre 90mila”
25 Aprile 2025
“La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla l…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.