Morire nella Manica è inaccettabile
Le divisioni politiche tra Parigi e Londra non possono diventare alibi per trasformare il canale della Manica in un cimitero di migranti in cerca di futuro.

Morire nella Manica è inaccettabile
Le divisioni politiche tra Parigi e Londra non possono diventare alibi per trasformare il canale della Manica in un cimitero di migranti in cerca di futuro.
Morire nella Manica è inaccettabile
Le divisioni politiche tra Parigi e Londra non possono diventare alibi per trasformare il canale della Manica in un cimitero di migranti in cerca di futuro.
AUTORE: Jean Valjean
Nel 2021 nessuno dovrebbe naufragare e morire nella Manica. Punto.
Da un lato la sponda della Francia e l’Europa continentale; dall’altra l’Inghilterra, che dall’Europa se n’è andata restando comunque una grande democrazia. Nel mezzo, i migranti morti in mare. È inaccettabile.
La notizia di decine di migranti – si parla di oltre trenta vittime, fra cui donne e anche una bambina – affogati nel tentativo di andare dalle coste francesi in Inghilterra deve scuotere non soltanto le coscienze (parola di cui ormai si abusa, troppo spesso solo a chiacchiere) – ma la politica.
Capiamo tutto. Capiamo il braccio di ferro tra Parigi e Londra sulla questione migratoria, le loro divisioni politiche e la guerra della pesca sulla Manica. Capiamo gli interessi divergenti ma una cosa non la possiamo accettare e capire: che la Manica diventi una tomba d’acqua per gente disperata in cerca d’un futuro.
Londra e Parigi si diano un minimo comune denominatore e su questo collaborino da subito: mai più un morto nella Manica. Il nostro tempo – ormai assediato da tragedie umanitarie e umane, dai migranti che si lanciano nel Mediterraneo verso le coste italiane a quelli che la Bielorussia spinge sul confine polacco – non può digerire oltre l’indigeribile.
Ed è indigeribile che tra le sponde di due grandi civiltà democratiche e libere, la Francia e l’Inghilterra, in un canale d’acqua affoghino esseri umani. Per questo, oltre a dire che non dovrà succedere mai più, la politica deve prendere decisioni che trasformino le parole in realtà.
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