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Ipocrisia portami via

Ieri mattina, a una domanda della gentile collega di Canale 5 Simona Branchetti sugli appelli partiti in campagna elettorale al presidente del Consiglio Mario Draghi sul caro-gas, non sono riuscito a trattenere una risata amara
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Ipocrisia portami via

Ieri mattina, a una domanda della gentile collega di Canale 5 Simona Branchetti sugli appelli partiti in campagna elettorale al presidente del Consiglio Mario Draghi sul caro-gas, non sono riuscito a trattenere una risata amara
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Ipocrisia portami via

Ieri mattina, a una domanda della gentile collega di Canale 5 Simona Branchetti sugli appelli partiti in campagna elettorale al presidente del Consiglio Mario Draghi sul caro-gas, non sono riuscito a trattenere una risata amara
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Ieri mattina, a una domanda della gentile collega di Canale 5 Simona Branchetti sugli appelli partiti in campagna elettorale al presidente del Consiglio Mario Draghi sul caro-gas, non sono riuscito a trattenere una risata amara
Ma come, proprio le tronfie forze politiche che hanno licenziato senza pensarci su il capo del governo – per lanciarci in questa bella campagna elettorale a zero temi – riscoprono improvvisamente la necessità dell’azione dell’esecutivo che loro stessi hanno mandato in soffitta. Ridere nervosamente è il minimo, davanti a questo spettacolo di mirabolante ipocrisia. La verità è che A non sanno che pesci prendere B sono assolutamente terrorizzati dal dover affrontare fra poche settimane un problema senza alcuno strumento, che non sia il disastrare ulteriormente i conti pubblici e innescando una spirale potenzialmente autodistruttiva. Allora, “richiama in servizio“ Draghi e chiedigli di operare al tuo posto durante la “tregua“ invocata per il caro energia. Peccato che il gioco sia sin troppo scoperto e che da Palazzo Chigi sia arrivata una sola indicazione: scordatevi il ‘famoso’ scostamento di bilancio, cioè fare più debito per tagliare le bollette. Non è indifferenza al problema o peggio una ripicca del capo del governo dimissionario, è un’analisi lucida di quello che sta accadendo sui mercati internazionali: in vista delle elezioni, l’Italia è un’osservata speciale e un qualsiasi ritorno della finanza allegra equivarrebbe a un segnale di via libera alla speculazione contro di noi. Per gli scettici, consigliamo la lettura del Financial Times dell’ultima settimana: le manovre sono già cominciate e sta all’Italia decidere quali segnali mandare. Quanto a mosse fuori tempo massimo, non male anche a Bruxelles, considerato che adesso la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen evoca il tetto al prezzo del gas, proposta avanzata da Draghi… alla fine di febbraio, nei primi giorni di guerra russa all’Ucraina. Abbiamo perso sei mesi e almeno un po’ della follia del gas di questi giorni avremmo potuto contrastarla. Ipocrisia portami via.   Di Fulvio Giuliani

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