Scholz, Meloni e la consapevolezza
| Politica
Il dato politico più evidente dell’incontro di ieri tra Scholz e Meloni è la consapevolezza: di non poter rinunciare all’UE e alle sinergie fra Germania, Francia e Italia
Scholz, Meloni e la consapevolezza
Il dato politico più evidente dell’incontro di ieri tra Scholz e Meloni è la consapevolezza: di non poter rinunciare all’UE e alle sinergie fra Germania, Francia e Italia
| Politica
Scholz, Meloni e la consapevolezza
Il dato politico più evidente dell’incontro di ieri tra Scholz e Meloni è la consapevolezza: di non poter rinunciare all’UE e alle sinergie fra Germania, Francia e Italia
| Politica
Berlino, Parigi e Roma. La consapevolezza. È questo il dato politico più evidente emerso ieri nella conferenza stampa congiunta tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla fine della visita ufficiale in Germania di quest’ultima. La consapevolezza del capo del governo italiano che dall’Unione europea e dalle sinergie fra Germania, Francia e Italia (che dell’Ue sono il motore storico) non si possa prescindere. Questo non vuol dire rinunciare ad avere posizioni proprie su determinati argomenti ma significa cercare assieme le soluzioni, lavorando sugli spigoli.
Prendiamo l’immigrazione. Giorgia Meloni ha spiegato ieri che il tema dei flussi andrà affrontato prima che i migranti arrivino alle frontiere europee, aggiungendo che le bozze del Consiglio Ue sono una buona base di partenza da migliorare e che l’Italia dovrà essere sostenuta nella difesa dei confini esterni dell’Unione. Ha poi aggiunto che la cooperazione tra Berlino e Roma è fondamentale per l’Ue, con la sottolineatura che i due Paesi sono caratterizzati da «una strettissima connessione e interconnessione economica» che rende le due economie complementari. Sinergie, magari con sfumature differenti su alcuni temi (come gli aiuti di Stato) ma con una linea politica che per l’Italia prosegue (ormai da diversi mesi) nel solco europeista e in continuità con le scelte di Mario Draghi, il predecessore di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Di Jean Valjean
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Gli Stati Uniti che si ritraggono dal loro ruolo
04 Luglio 2025
Gli Stati Uniti si sono ritratti dal loro ruolo e noi europei non possiamo scansarne le conseguenz…
Caso Carlo Legrottaglie: poliziotti indagati, il Ministero dell’Interno anticipa i soldi per coprire le spese legali
03 Luglio 2025
Caso Carlo Legrottaglie: a seguito di una delle novità introdotte dal decreto sicurezza voluto dal…
Separazione delle carriere, passa il sì in Senato
03 Luglio 2025
Separazione delle carriere dei magistrati, passa il sì in Senato. Il testo modifica l’articolo 102…
Papa Leone XIV riceve la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il primo incontro ufficiale in Vaticano
02 Luglio 2025
Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Si tratta del pr…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.