UniCredit e il golden power del governo italiano, arriva una lettera dell’Ue all’Italia. Salvini: “L’Europa non deve rompere le scatole”. Palazzo Chigi: “Risponderemo con spirito collaborativo”
La commissione Ue ha inviato una lettera all’Italia in cui vengono espressi molti dubbi sul “caso UniCredit”. E si parla di “possibili violazioni dell’articolo 21 del Regolamento sulle concentrazioni Ue”
UniCredit e il golden power del governo italiano, arriva una lettera dell’Ue all’Italia. Salvini: “L’Europa non deve rompere le scatole”. Palazzo Chigi: “Risponderemo con spirito collaborativo”
La commissione Ue ha inviato una lettera all’Italia in cui vengono espressi molti dubbi sul “caso UniCredit”. E si parla di “possibili violazioni dell’articolo 21 del Regolamento sulle concentrazioni Ue”
UniCredit e il golden power del governo italiano, arriva una lettera dell’Ue all’Italia. Salvini: “L’Europa non deve rompere le scatole”. Palazzo Chigi: “Risponderemo con spirito collaborativo”
La commissione Ue ha inviato una lettera all’Italia in cui vengono espressi molti dubbi sul “caso UniCredit”. E si parla di “possibili violazioni dell’articolo 21 del Regolamento sulle concentrazioni Ue”
Non si placano i dubbi, le polemiche… E il caos sulla situazione riguardante UniCredit e il golden power applicato dal governo italiano. Secondo la commissione dell’Unione Europea proprio tale golden power solleva molto dubbi.
Oggi la commissione Ue ha inviato una (in realtà attesa) lettera all’Italia in cui vengono espressi molti dubbi sul “caso UniCredit”. E si parla di “possibili violazioni dell’articolo 21 del Regolamento sulle concentrazioni UE”.
La commissione Ue ha infatti espresso in tale lettera il suo parere preliminare sulla situazione di UniCredit. Il decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 18 aprile 2025 che impone determinati obblighi all’entità risultante dalla fusione derivanti dall’acquisizione di Banco Bpm, secondo la commissione, potrebbe “costituire una violazione dell’articolo 21 del Regolamento Ue sulle concentrazioni e di altre disposizioni del diritto dell’Ue”.
“Dopo aver valutato attentamente la risposta dell’Italia, la Commissione conclude in via preliminare che il decreto potrebbe violare l’articolo 21 del Regolamento sulle concentrazioni UE”. Sono queste le parole che si leggono nella lettera che la commissione dell’Unione Europea ha inviato all’Italia.
E ancora: “La sicurezza pubblica costituisce, tra gli altri, un interesse legittimo ed è esplicitamente menzionata nell’articolo 21, paragrafo 4, del Regolamento sulle concentrazioni UE”.
“Ma la Commissione ritiene in via preliminare che la giustificazione delle condizioni sia attualmente carente di motivazione e che la Commissione avrebbe probabilmente dovuto riesaminare il decreto prima dell’attuazione” conclude la commissione Ue.
Adesso è importante capire quale sarà l’effetto di tali valutazioni della commissione.
Il regolamento sulle concentrazioni – lo ricordiamo – “stabilisce che in casi specifici gli Stati membri hanno la capacità e la facoltà di imporre determinate condizioni. Ad esempio “quando lo Stato ha un interesse legittimo”. O ancora, “quando una fusione presenta un potenziale rischio per la sicurezza pubblica”.
“Ora secondo la nostra valutazione preliminare, abbiamo dubbi che questo decreto soddisfi effettivamente le condizioni stabilite e stabilite nell’articolo 21 del regolamento” Ue. Lo ha detto Thomas Regnier, il portavoce della Commissione europea, nel corso di un incontro stampa.
Il “caso UniCredit” e la lettera della commissione Ue. Salvini: “L’Europa non deve rompere le scatole”
Ira del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dopo la lettera che la commissione Ue ha indirizzato all’Italia sul “caso UniCredit” e il golden power del governo del nostro Paese.
“Penso che la Ue abbia cose più importanti delle quali occuparsi, per esempio trattare con Usa – ha dichiarato Salvini – Quindi invece di rompere le scatole al governo italiano su balneari, spiagge, motorini, auto elettriche e banche si occupi di poche cose, serie e lo faccia bene”.
Salvini ha poi aggiunto: “Il dossier è sul tavolo del ministro Giorgetti che fino a oggi ha lavorato perfettamente e il sistema bancario e creditizio è un asset strategico per il Paese. Quindi l’italia può e deve normare come ritiene senza che da Bruxelles nessuno si permetta di intervenire”.
Le dichiarazioni di Palazzo Chigi
“In merito alla lettera della Commissione Ue sull’applicazione dei poteri speciali all’offerta di UniCredit per Banco Bpm, il Governo italiano con spirito collaborativo e costruttivo risponderà ai chiarimenti richiesti così come già fatto in sede giurisdizionale dinanzi al TAR nei termini e con motivazioni ritenute già legittime dai giudici amministrativi”. Così si è espresso Palazzo Chigi in una nota.
di Mario Catania
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