25 novembre, Valentina Pitzalis: “Educare all’affettività già dalle elementari”. Oltre 2000 studenti all’Arcimboldi di Milano per dire “Mai Più”
All’evento “Mai Più” tra le tante testimonianze anche quella di Valentina Pitzalis rimasta sfigurata dopo che l’ex marito le ha dato fuoco nel 2011, una voce che i ragazzi hanno ascoltato con partecipazione: “La rivoluzione deve essere culturale, serve sensibilizzare già dalle elementari” ha ribadito la Pitzalis
25 novembre, Valentina Pitzalis: “Educare all’affettività già dalle elementari”. Oltre 2000 studenti all’Arcimboldi di Milano per dire “Mai Più”
All’evento “Mai Più” tra le tante testimonianze anche quella di Valentina Pitzalis rimasta sfigurata dopo che l’ex marito le ha dato fuoco nel 2011, una voce che i ragazzi hanno ascoltato con partecipazione: “La rivoluzione deve essere culturale, serve sensibilizzare già dalle elementari” ha ribadito la Pitzalis
25 novembre, Valentina Pitzalis: “Educare all’affettività già dalle elementari”. Oltre 2000 studenti all’Arcimboldi di Milano per dire “Mai Più”
All’evento “Mai Più” tra le tante testimonianze anche quella di Valentina Pitzalis rimasta sfigurata dopo che l’ex marito le ha dato fuoco nel 2011, una voce che i ragazzi hanno ascoltato con partecipazione: “La rivoluzione deve essere culturale, serve sensibilizzare già dalle elementari” ha ribadito la Pitzalis
Si è svolto a Milano, in un Teatro Arcimboldi gremito, l’evento #MAIPIÙ, promosso dal Comune di Milano e organizzato da OTB Foundation, fondazione fondata da Renzo Rosso patron del marchio Diesel, e FARE X BENE in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne del 25 novembre. Una mattinata intensa, che ha visto più di duemila studenti assistere in silenzio, partecipi e commossi, a testimonianze e interventi dedicati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.

Una delle testimonianze più toccanti è stata quella di Valentina Pitzalis, sopravvissuta a un tentativo di femminicidio, che ha risposto alle domande degli studenti: “Come si sopravvive?”, “Hai ancora paura?”, trasformando il teatro in un luogo di ascolto e riflessione collettiva. Presenti anche i content creator Brian Signorini e Iris Di Domenico e i peer educator del gruppo APE22, impegnati da anni in progetti di sensibilizzazione nelle scuole. “Educare all’affettività è un lavoro che andrebbe cominciato già alle elementari e che va continuato nel tempo” ha ribadito la Pitzalis che da quando è rimasta sfigurata dopo che l’ex marito l’ha cosparsa di benzina e poi le ha dato fuoco nel 2011, ha fatto di questa “battaglia” la propria missione.
L’iniziativa arriva in un momento in cui i dati sottolineano ancora una volta l’urgenza del tema. Secondo l’ISTAT, nel primo trimestre del 2025 quasi il 70% delle violenze contro le donne avviene in ambito domestico.
Le forme più diffuse restano quelle fisiche (39,8%) e psicologiche (33,8%), mentre la paura di ritorsioni porta il 75% delle vittime a non sporgere denuncia. Numeri che raccontano un fenomeno ancora radicato e complesso.
Nonostante il silenzio iniziale, al termine dell’incontro i duemila studenti presenti hanno fatto “rumore”: mani che battevano, piedi che picchiavano sul pavimento, mazzi di chiavi agitati in aria. Un gesto simbolico per dire insieme “noi non ci stiamo”.
“Con il progetto #MAIPIÙ abbiamo già raggiunto 90.000 studenti in tutta Italia”, ha ricordato Arianna Alessi, evidenziando quanto sia fondamentale investire nel cambiamento culturale a partire dai più giovani. L’evento ha ribadito la necessità di un impegno condiviso tra istituzioni, scuole, famiglie e società civile per costruire una comunità più consapevole, sicura e inclusiva.
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- Tag: femminicidio, milano
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