
A chi fa paura la pesca
A chi fa paura la pesca
A chi fa paura la pesca
Perché una coppia di separati e la loro figlia fa discutere così tanto? Anche noi de La Ragione, ieri, abbiamo provato ad approfondire a caldo la polemica scatenata dallo spot di una nota catena della grande distribuzione.
Perché una bambina che prova a riavvicinare i genitori separati dovrebbe meravigliarci? Non sempre, ma spesso i figli di coppie separate ci provano, sperano di recuperare una dimensione familiare condivisa. Per amore, per ricerca di stabilità, a volte per una forma di comprensibile egoismo. I bambini e anche i ragazzi vogliono le loro certezze, il loro mondo fatto di punti di riferimento e rassicurazioni.
Lo spot, che tutto sommato ha il pregio di scattare la fotografia di un pezzo della nostra realtà, riesce a far arrabbiare un po’ tutti. A “destra“ come a “sinistra“: chi crede che rappresentare una famiglia separata e la loro figlioletta possa far passare chissà quale messaggio pericoloso per i valori tradizionali. Chi, viceversa, nel gesto della pesca regalata dalla bimba al papà vede solo un insopportabile tentativo di strappare un momento di commozione fine a se stesso.
Alla fine, è solo un pezzo di vita, edulcorato per fini commerciali. Non manca di rispetto, non propone soluzioni innovative, prova solo a raccontare una storia. Non particolarmente profonda e tantomeno inedita.
Il suo valore, quello più vero, risiede nella speranza di spingere gli adulti a tutelare in ogni modo possibile l’amore per i bambini. Le storie di mamma e papà possono finire, ma solo i più egoisti fra le donne e gli uomini usano i figli come armi.
Ci può essere tanto amore anche dopo l’amore, ricordiamolo sempre.
di Fulvio Giuliani


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