A prova di repressione
| Società
L’abile pratica per non essere censurati dai social network: la produzione di algospeak, dribblare l’algoritmo moderatore-repressivo con l’invenzione di parole di dissimulazione.

A prova di repressione
L’abile pratica per non essere censurati dai social network: la produzione di algospeak, dribblare l’algoritmo moderatore-repressivo con l’invenzione di parole di dissimulazione.
| Società
A prova di repressione
L’abile pratica per non essere censurati dai social network: la produzione di algospeak, dribblare l’algoritmo moderatore-repressivo con l’invenzione di parole di dissimulazione.
| Società
Non si tratta di “asa-nisi-masa” (“anima”) che la chiaroveggente, in “8½” di Fellini, legge nella mente di Guido e scrive su una lavagna in linguaggio bambinesco (simil linguaggio “farfallino”, dove amico è afamificofo). Non si tratta neppure di serpentese, runichese, maridese, digantese, goblinlese o troll, i linguaggi impervi della saga fantasy di Harry Potter che fanno parlare i mondi della magia. Si tratta invece di algospeak. Un neologismo che nell’usuale pratica anglosassone delle crasi unisce algorithm a speak per esprimere l’abilità – soprattutto fra i millennial – nel gabbare l’algoritmo delle grandi piattaforme di social network, sempre più impegnate a cassare (“moderare”, dicono) le frasi che contengono le parole-richiamo di violenza, sesso, razzismo, stigma e che veicolano fake news.
Dribblare l’algoritmo moderatore-repressivo con l’invenzione di parole di dissimulazione è un’abile pratica per non essere censurati dai social network e diventa un’arma di lotta e sopravvivenza nelle autocrazie e dittature dove usare un linguaggio esplicito di critica e opposizione, per fronteggiare o sbertucciare il regime, significa la quasi certezza di essere intercettati e violentemente puniti o eliminati.
Chiamato da alcuni “linguaggio esopico”, l’algospeak online si fa le ossa nei periodi più duri. Piattaforme come TikTok o YouTube hanno bloccato contenuti con la parola “pandemia”, dichiarando di combattere la disinformazione. Così l’algospeak si è inventata la parola sostituto “panda express”. Come ha raccontato il “Washington Post”, contro gli algoritmi stupidi – pur dichiarati altamente sofisticati perché motorizzati dall’intelligenza artificiale – ci si inventa “non vivo” per dire morto, “le contabili” per le prostitute oppure “Leg Booty” che sostituisce per assonanza Lgbtq.
Le parole-sostituto sono soprattutto un’abile arma mimetica contro i Paesi dispostici (vi abitano il 74% della popolazione mondiale), dove la censura politica è strumento di repressione capillare e letale nei social media come WeChat e Weibo in Cina o Telegram in Russia (lo slogan criminalizzato “no alla guerra” diventa otto asterischi perché in russo è lungo otto caratteri). Così la città cinese Wuhan semplicemente diventa “wh”; la criticata Croce Rossa cinese viene sostituita da “dieci rossi” (perché il carattere cinese “dieci” assomiglia a una croce); “Vietnamese pho noodles” è uno dei termini usati per indicare le Vpn (i software che installati nel computer aggirano la Grande Muraglia digitale cinese); “sedia vuota” è Liu Xiaobo, scrittore e dissidente a cui è stato impedito di ricevere il Premio Nobel 2010; “morte a nascondino” è un ucciso in una stazione di polizia; “controllo del contatore dell’acqua” è una visita a domicilio della polizia mentre “lavare accuratamente le bottiglie a collo stretto” (la pronuncia cinese di “bottiglia a collo stretto” è simile a Xi Jinping) significa mandare a casa il leader comunista. Il 4 giugno 1989 – giorno della violenta repressione di Piazza Tiananmen, la data più censurata nel web cinese – viene infine sostituito con “35 maggio” o “65 aprile”. La produzione di algospeak dei cinesi è talmente prolifica e mutante che China Digital Times, organizzazione con sede a Berkeley, la raccoglie in un corposo volume in continuo aggiornamento. Perché la lotta fra i cattivi e i buoni non finisce mai.
Di Edoardo Fleischner
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

La chiesa divenuta irrilevante
25 Giugno 2025
Purtroppo di fronte alla “Terza guerra mondiale a pezzetti”, come disse papa Francesco (e come rip…

Gli italiani, l’Iran, Trump e gli Usa che non capiscono più
22 Giugno 2025
A poche ore dai raid di Trump sui siti nucleari in Iran, in una domenica di fine giugno, in un pos…

Gelato confezionato, gloria d’Italia dal 1948
22 Giugno 2025
Oltre al suo ruolo emotivo e gastronomico, il gelato industriale ha alle spalle una storia ricca e…

Laureati pochi, meno ancora con le competenze necessarie
20 Giugno 2025
Non soltanto infatti l’Italia è al penultimo posto fra gli Stati Ue per numero di laureati under 3…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.