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Calabria, il grido di dolore di chi ama gli animali

Pubblichiamo la testimonianza dolorosa di una volontaria che si occupa in Calabria di animali randagi e abbandonati

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Calabria, il grido di dolore di chi ama gli animali

Pubblichiamo la testimonianza dolorosa di una volontaria che si occupa in Calabria di animali randagi e abbandonati

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Calabria, il grido di dolore di chi ama gli animali

Pubblichiamo la testimonianza dolorosa di una volontaria che si occupa in Calabria di animali randagi e abbandonati

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Pubblichiamo la testimonianza dolorosa di una volontaria che si occupa in Calabria di animali randagi e abbandonati

Pubblichiamo qui la testimonianza dolorosa di una volontaria calabrese che si occupa di animali randagi e abbandonati. Il racconto di una realtà difficile, dolorosa per chi da sempre si batte per dare una dignità agli ultimi.

“Sono una volontaria che da anni si dedica anima e corpo alla cura degli animali abbandonati qui nella mia terra, la CALABRIA. Ogni giorno mi scontro con una realtà di indifferenza da parte delle istituzioni, crudeltà e ignoranza da parte dei cittadini. La situazione è a dir poco disperata! I canili sono veri e propri lager. I cani sono spesso tenuti in condizioni disumane, con poco o nessun accesso a cibo adeguato, acqua pulita e cure veterinarie. Vivono in spazi sovraffollati e sporchi, raramente vengono puliti adeguatamente, senza lo spazio sufficiente per muoversi. Non ricevono cibo a sufficienza, il che porta a malnutrizione e fame.

La mancanza di cure veterinarie comporta la diffusione di malattie e parassiti, con molti cani che soffrono di condizioni mediche non trattate. Addirittura vengono lasciati a morire tra i loro escrementi, che talvolta risultano essere fango, in quanto per fame, i cani arrivano a mangiarsi il cemento. L’assenza di pulizia regolare porta alla formazione di fanghiglia tossica che può causare ulteriori problemi di salute. I cani sono isolati e privi di interazione umana o di stimoli sociali, il che può portare a problemi comportamentali e psicologici. In molti di questi canili, la mortalità è elevata a causa delle condizioni di vita pessime e della mancanza di cure mediche. Il problema del randagismo in Calabria, specialmente per quanto riguarda anche i gatti, è una questione molto seria e preoccupante.

La mancanza di strutture adeguate e di supporto concreto, rende difficile la protezione di questi animali. I gatti sono privati della loro libertà e spesso vittime di gente crudele che li avvelena e li ammazza barbaramente. Mancano luoghi sicuri dove i gatti randagi possano essere portati, curati e, se possibile, adottati. Mancano servizi veterinari accessibili per la sterilizzazione e la cura dei gatti randagi, che potrebbero aiutare a controllare la popolazione e a migliorare la loro salute. La cattiveria e l’ignoranza della gente peggiorano ulteriormente la situazione. Ogni giorno incontro animali maltrattati, avvelenati o abbandonati in condizioni pietose.

L’indifferenza e la brutalità sono la norma, e nonostante le denunce e appelli disperati, NULLA CAMBIA. Non parliamo poi degli stalli, quasi sempre a pagamento. Invece di essere una soluzione temporanea, si rivelano spesso altrettanti inferni di sofferenza e abbandono. Il randagismo dilaga perché i proprietari, nella loro irresponsabilità, ignoranza e indifferenza, non sterilizzano i loro animali e li lasciano liberi di vagare, causando cucciolate indesiderate che finiscono per strada. Le autorità locali sono assenti, e le leggi non vengono fatte rispettare. NOI VOLONTARI SIAMO ALLO STREMO. Facciamo il possibile con le poche risorse che abbiamo, ma siamo lasciati SOLI in questa battaglia. Chiediamo urgentemente più risorse, controlli rigorosi e, soprattutto, un cambio di mentalità. La società deve svegliarsi, riconoscere il problema e agire con responsabilità. Gli animali non possono continuare a soffrire così!!! La loro vita è nelle nostre mani e meritano rispetto e dignità.

Ma senza l’impegno e il supporto di tutti, questa situazione infernale non finirà mai. BASTA CON L’INDIFFERENZA E LA COMPLICITÀ. SERVE AGIRE CONCRETAMENTE”.

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