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Calippo tour

Dietro al fenomeno social del “Calippo Tour” (e delle sue varianti)

Si è parlato molto nelle ultime settimane del “Calippo tour” e delle sue varianti (“Chinotto tour” e “Pacco tour”). Cosa sono e quali sono i rischi

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Dietro al fenomeno social del “Calippo Tour” (e delle sue varianti)

Si è parlato molto nelle ultime settimane del “Calippo tour” e delle sue varianti (“Chinotto tour” e “Pacco tour”). Cosa sono e quali sono i rischi

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Dietro al fenomeno social del “Calippo Tour” (e delle sue varianti)

Si è parlato molto nelle ultime settimane del “Calippo tour” e delle sue varianti (“Chinotto tour” e “Pacco tour”). Cosa sono e quali sono i rischi

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Si è parlato molto nelle ultime settimane del “Calippo tour” e delle sue varianti (“Chinotto tour” e “Pacco tour”). Cosa sono e quali sono i rischi

Si è parlato molto nelle ultime settimane del “Calippo tour” e delle sue varianti (“Chinotto tour” e “Pacco tour”), in cui alcune influencer di OnlyFans girano l’Italia offrendo ai loro follower prestazioni sessuali gratuite. L’idea comune è che si tratti di una pratica amorale e narcisistica in cui ragazze molto giovani usano qualsiasi espediente – inclusa la mercificazione del corpo – per ottenere notorietà sui social media, facendosi concorrenza a vicenda nel tentativo di diventare la più famosa.

Le critiche di giornalisti e utenti si concentrano sull’aspetto morale del comportamento di queste giovani, accusate di non essere in grado di valutare le conseguenze a breve e lungo termine di queste condotte sulla loro psiche e su quella dei loro follower, in particolare di quelli di sesso femminile su cui si potrebbe abbattere il cosiddetto ‘effetto emulazione’. In realtà il “Calippo tour” – messo a punto dalla 20enne Ambra Bianchini – altro non è se non la versione porno dei vecchi tour promozionali (con tanto di pulmino brandizzato e distribuzione di prodotti omaggio) realizzati da tanti marchi di successo: da Red Bull a Nestlé a Lu, solo per citarne alcuni. Alla base, la certezza che gli omaggi siano uno degli incentivi più efficaci per attirare clienti e amplificare gli effetti di una campagna pubblicitaria, che si tratti di un pacchetto di Fonzies o di una fellatio.

Bianchini e le altre non elargiscono infatti le loro prestazioni in modo indiscriminato e generoso, ma seguono un dettagliato piano di marketing che parte da un annuncio sui loro profili social – OnlyFans ma anche TikTok – seguito da varie dirette esplicative in cui illustrano i dettagli dell’iniziativa, fino al tour vero e proprio, in cui per ogni città viene selezionato un numero molto ristretto di fortunati beneficiari a fronte di migliaia di richieste. Questo non fa che aumentare a dismisura l’engagement sui loro profili nonché gli abbonamenti a pagamento, che subiscono un’impennata nei giorni successivi all’evento promozionale. La curiosità suscitata in stampa, radio e tv non fa che amplificare ulteriormente gli effetti della campagna, a prescindere dal fatto che i commenti in calce ad articoli e post siano positivi (pochi) o negativi (molti). Il famoso “purché se ne parli” in questo caso funziona più che mai, perché permette alle ragazze di aumentare la loro visibilità e il numero di potenziali clienti. 

Certo, non si tratta di un’attività priva di rischi. Ma il fatto di rendere pubblico ogni momento del tour, incluso l’atto vero e proprio, rappresenta comunque una forma di tutela. Quello che invece andrebbe detto – soprattutto alle giovanissime che vorrebbero emulare le ‘Onlyfanser’ – è che senza un profilo già ben avviato e remunerativo, unito a un piano di marketing studiato nel dettaglio, finirebbero unicamente per prostituirsi gratis, senza alcun vantaggio concreto e col rischio di compromettere il loro futuro sentimentale e lavorativo.

A fronte di poche centinaia di influencer che effettivamente raggiungono cifre mensili da capogiro, i creatori di contenuti di OnlyFans guadagnano in media 180 euro al mese, con i quali al massimo puoi coprire i costi della benzina per un paio di tappe (sempre che non siano troppo lontane fra loro). Altro che tour.

di Maruska Albertazzi

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