app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Velo Francia

Difendiamo la libertà dal e del velo

Velo in Francia: per limitarne la diffusione senza fare discriminazioni, si è laicamente risposto con il divieto di esibire simboli religiosi. Ma così facendo, ci si fa un clamoroso autogol.
| ,

Difendiamo la libertà dal e del velo

Velo in Francia: per limitarne la diffusione senza fare discriminazioni, si è laicamente risposto con il divieto di esibire simboli religiosi. Ma così facendo, ci si fa un clamoroso autogol.
| ,

Difendiamo la libertà dal e del velo

Velo in Francia: per limitarne la diffusione senza fare discriminazioni, si è laicamente risposto con il divieto di esibire simboli religiosi. Ma così facendo, ci si fa un clamoroso autogol.
| ,
| ,
Velo in Francia: per limitarne la diffusione senza fare discriminazioni, si è laicamente risposto con il divieto di esibire simboli religiosi. Ma così facendo, ci si fa un clamoroso autogol.
Quando si prova ad affrontare un problema particolare facendo appello a grandi princìpi generali, c’è il rischio di ritrovarcisi poi impiccati. O tanati in contraddizione. Velare, in modo più o meno invadente, i capelli femminili ha una radice antropologica nel timore della seduzione, esibita o subìta, ma non ha una valenza religiosa, nel senso che nessuna delle tre fedi monoteistiche, comunemente misogine, ha un abito obbligatorio. Dal che deriva che il velo sulla testa non è un simbolo islamico, così come quello sulla testa delle suore non è cristiano. Sono due costumi. Fatto è che a far ricomparire quel velo è stato – oggi, da noi – il mondo islamico. Quello delle suore neanche lo vediamo più, tanto lo consideriamo ‘normale’. In Francia si sono chiesti: come si fa a limitarne la diffusione, senza fare discriminazione? E hanno laicamente risposto: proibendo l’esibizione dei simboli religiosi. Autogol.
  • Primo: perché non è un simbolo religioso ma così lo fai diventare un simbolo politico per chi lo usa e per chi lo avversa, il che porta male.
  • Secondo: perché non si vede che male faccia chi esibisce un simbolo, una catenina con attaccato un crocifisso o una stella di David.
  • Terzo: perché o proibisci le suore o fai l’eccezione perché sono suore, così torni alla discriminazione.
Più sana una via che assicura, a un tempo, libertà e sicurezza: ti metti e ti togli quello che ti pare, senza subire costrizioni, con il limite che devi non essere nudo e neanche coperto al punto dal divenire irriconoscibile.   di Gaia Cenol

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Bullismo, quel che intrattiene molti può danneggiare troppi

22 Novembre 2024
Si registrano casi sempre più frequenti di atteggiamenti di bullismo anche fra i banchi delle sc…

Bambini scomparsi dalle città

22 Novembre 2024
Ma cosa abbiamo fatto per far scomparire i bambini dal nostro ambiente, la città? Al di là dei p…

Montenapoleone è la via del lusso più cara al mondo e supera New York

20 Novembre 2024
Per la prima volta una città europea è in testa alla classifica globale del report “Main streets…

20 anni di Havas Pr nel segno della lotta alla disinformazione

18 Novembre 2024
“Fake Off – spegniamo la disinformazione”: in occasione del 20° anniversario di Havas Pr, societ…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI