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La differenza fra criticare e impegnarsi

Insultata su Tik Tok la ballerina 17enne con la sindrome di Down che rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino
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La differenza fra criticare e impegnarsi

Insultata su Tik Tok la ballerina 17enne con la sindrome di Down che rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino
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La differenza fra criticare e impegnarsi

Insultata su Tik Tok la ballerina 17enne con la sindrome di Down che rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino
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Insultata su Tik Tok la ballerina 17enne con la sindrome di Down che rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino
Fa 140 chilometri di strada per andarsi ad allenare. È campionessa regionale e nazionale, nel 2025 rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino. Eppure su TikTok Giada, ballerina 17enne con la sindrome di Down, viene derisa e insultata. Ennesima, oscena deriva di un fenomeno già noto e dilagante. Dietro i profili social chi non ha di meglio da fare che criticare ha trovato il suo terreno fertile. E sappiamo che purtroppo, fra i giovani, è tutt’altro che un episodio isolato. Per quanto sia sempre e comunque da condannare, prendersela con una ragazza disabile è se possibile ancora peggio. Bene ha fatto il padre, sempre utilizzando lo stesso strumento ovvero TikTok, a ribadire il suo sostegno alla figlia e la condanna di ogni forma di bullismo. Si torna però al tema annoso del controllo, da parte degli adulti, di questi ragazzi che si trasformano in sciacalli da tastiera contro chi è più fragile. Che poi, Giada fragile lo è solo perché Down. Perché c’è da scommettere che fra quelli che l’hanno insultata non c’è nessuno che abbia raggiunto i suoi traguardi. Che persegue ì propri obbiettivi con quella stessa tenacia. Giada è un esempio e anche un adolescente dovrebbe comprenderlo. O almeno, dovrebbe trovare qualcuno pronto a spiegargli cosa sia la fatica. Cosa sia combattere ogni giorno contro i propri limiti invece di sparare parole a casaccio trincerandosi dietro un profilo. Quello sì, facile e davvero poco faticoso. Ma anche inutile e dannoso. Di Annalisa Grandi

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