app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Italvolley Parigi 2024

È bello, è donna, è Italia

Le 40 medaglie conquistate dagli azzurri a Parigi rappresentano la prova di una continua evoluzione della nostra società

|

È bello, è donna, è Italia

Le 40 medaglie conquistate dagli azzurri a Parigi rappresentano la prova di una continua evoluzione della nostra società

|

È bello, è donna, è Italia

Le 40 medaglie conquistate dagli azzurri a Parigi rappresentano la prova di una continua evoluzione della nostra società

|
|

Le 40 medaglie conquistate dagli azzurri a Parigi rappresentano la prova di una continua evoluzione della nostra società

Proveremo a fare qualcosa che appare sempre più complesso in un Paese come il nostro, malato di politichese e polemichese. E cioè soppesare il più che lusinghiero bilancio dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi non per trarne conclusioni di carattere politico o addirittura ideologico ma ragionando su quanto le 40 medaglie conquistate – con due ori in più rispetto all’identico totale di Tokyo 2021 – rappresentino la prova di una continua evoluzione della nostra società.

Oltre il comunque sano confronto con le altre Nazioni, è interessante l’autoanalisi. Ha ragione il presidente del Coni Giovanni Malagò a sottolineare la multidisciplinarietà dell’Italia, capace di vincere tante medaglie e soprattutto in sport molto diversi fra loro.

Ci sono Paesi che raccolgono tantissimo in poche discipline, il che è comunque lusinghiero, ma testimonia una minore diffusione dello sport in quanto tale. La super specializzazione, insomma, alle Olimpiadi finisce per non pagare perché il mondo continua a progredire anche in angoli un tempo di fatto sconosciuti al grande sport.

Siamo cresciuti in un’Italia che faceva pochissimo sport, innamorata persa del calcio e sentimentalmente molto legata al ciclismo. Era un’Italia che di medaglie in alcune edizioni dei giochi degli anni Settanta rischiò di non vincerne proprio. Fu necessario l’arrivo dei rutilanti anni Ottanta e dei Giochi resi immensamente meno competitivi dai boicottaggi dei due blocchi per rimetterci in carreggiata.

Soprattutto, cominciammo a fare sport di massa, a regolare la nostra alimentazione, a rendere scientifico l’approccio delle nostre nuove generazioni all’attività fisica e a professionalizzare quella di vertice. Per capire di che cosa stiamo scrivendo è fondamentale osservare il dato del “peso” femminile nel medagliere italiano.

Abbiamo vinto di più con le ragazze, come da anni sono le ragazze a sostenere il nostro sci alpino ai massimi livelli e non va mai dimenticato che prima della stagione d’oro e della Sinnermania furono le straordinarie ragazze della generazione Schiavone-Pennetta-Vinci-Errani (vi dice qualcosa?) a tenere in vita il nostro Tennis e a proiettarlo in una dimensione sconosciuta.

Nell’affermazione olimpica delle ragazze italiane c’è un Paese che funziona meglio rispetto a prima. Concretamente più equilibrato fra i sessi, il che non significa che non esista un tema di gender gap come abbiamo avuto modo di sottolineare un’infinità di volte. Però le cose vanno meglio di venti o trent’anni fa. Con buona pace di chi vede sempre e solo il marcio.

Non è nostra volontà intervenire oggi nel dibattito scatenato involontariamente dalle azzurre del Volley, ma ci sia permesso ricordare un elemento fondamentale: parliamo di atlete e atleti italiani. Il loro colore è l’azzurro. Lottano, vincono (e talvolta perdono) per l’azzurro, con l’azzurro indosso. Del bianco, del nero, del luogo di nascita non ci interessa nulla. Sono italiani.

di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La Francia reclama Trinità dei Monti: nuovo scontro Roma-Parigi

15 Settembre 2024
La Francia reclama uno dei simboli di Roma, la Trinità dei Monti, per “gestione opaca” di patrim…

Il tema della cittadinanza, tra Atene e Roma

13 Settembre 2024
Riguardo il tema della cittadinanza sono uscite molte parole in libertà con rimandi storici acro…

Il fenomeno dei silent reading party

13 Settembre 2024
Lo smartphone spento, relax e momenti di lettura silenziosa condivisi con persone sconosciute. E…

Smartphone, adolescenti e proibizioni

11 Settembre 2024
Ha raccolto numerose firme la petizione lanciata da importanti figure nel campo della pedagogia …

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI