Abbiamo trovato il gas. L’annuncio dato ieri dall’Eni di una importante scoperta di gas, in mare, ad una profondità di 2.287 metri nel Mediterraneo, a circa 160 chilometri da Cipro, ha un triplo valore.
Per il morale degli europei, e non solo degli italiani, in questi tempi di guerra russa in Ucraina e di indipendenza da raggiungere sul gas rispetto alle importazioni da Mosca cui eravamo avvezzi in passato.
Geopolitico, perché la scoperta è stata fatta nel Mediterraneo, il che rinforza la scelta di perseguire l’indipendenza energetica scommettendo sul sud rispetto all’Europa e non più sull’est.
Infine, il valore dell’unità. Perché l’Eni questa scoperta (che garantisce riserve per oltre 70 miliardi di metri cubi) l’ha fatta in alleanza con i cugini francesi di TotalEnergies. Un colpo di bravura (e di fortuna) che dovrebbe far riflettere tutti i Paesi Ue: dalla crisi del gas che ci aspetta in autunno (anzi, è già cominciata), si può uscire tutti insieme. Da europei.
Di Massimiliano Lenzi
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