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Hermoso-Rubiales: il maschilismo “in buona fede” ha davvero rotto

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Non se ne può più delle giustificazioni di chi è talmente inconsapevole delle proprie azioni da attuarle in mondovisione. Salvo pentirsene quando qualcuno glielo fa notare

Hermoso-Rubiales: il maschilismo “in buona fede” ha davvero rotto

Non se ne può più delle giustificazioni di chi è talmente inconsapevole delle proprie azioni da attuarle in mondovisione. Salvo pentirsene quando qualcuno glielo fa notare
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Hermoso-Rubiales: il maschilismo “in buona fede” ha davvero rotto

Non se ne può più delle giustificazioni di chi è talmente inconsapevole delle proprie azioni da attuarle in mondovisione. Salvo pentirsene quando qualcuno glielo fa notare
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Il calcio femminile sta facendo parlare di sé e sarebbe bello se le discussioni riguardassero le prestazioni in campo. E invece no. A tenere banco non è la Spagna campione del mondo ma il fermo immagine del bacio che il presidente della Federazione spagnola di calcio, Luis Rubiales, ha stampato sulla bocca della calciatrice Jennifer Hermoso durante le premiazioni. Vero è che i due si conoscono da tempo e hanno un rapporto amichevole visto che la Hermoso è una delle giocatrici simbolo della Nazionale ma nessuna giustificazione è possibile davanti a quel bacio non richiesto né tanto meno voluto. L’atleta, infatti, non ha nascosto di essere stata colta di sorpresa e di non aver gradito quel bocca a bocca nemmeno un po’.   Viste da uno schermo, queste scene, ci sconvolgono e ci lasciano sempre esterrefatti eppure, anche se in forme diverse, in modo meno eclatante, accadono tutti i giorni. E’ una forma di maschilismo “in buona fede”, ben celato, a volte persino inconsapevole, la somma di millenni in cui la donna è sempre stata sottomessa all’uomo. Anzi c’è persino il rischio che se tu, donna, non ti fai una bella risata sull’accaduto passi pure per bacchettona. E’ un tipo di violenza meno plateale, che di solito finisce a tarallucci a vino perché non c’é dolo ma solo tanta “leggerezza”; così oggi Rubiales, nel vortice delle polemiche, giustifica il suo gesto parlando di entusiasmo ed euforia incontenibili. Ma non c’è nessun senso né giustificazione al suo gesto insensato.  Si badi bene: non è paranoia né bigottismo a far imbestialire chi trova inopportuno quel bacio ma il lecito desiderio di porre un freno alla diffusissima credenza che una pacca sul sedere, come un bacio non richiesto, possano passare come semplici goliardate, peggio ancora, manifestazioni di affetto. La recente sentenza che ha scagionato quel bidello di 66 anni che aveva toccato il sedere di una ragazzina solo perché il palpeggiamento era durato meno di 10 secondi la dice lunga sulla confusione che aleggia anche nelle menti di chi è chiamato a giudicare e che, in teoria, dovrebbe avere le idee chiare più di chiunque altro.   

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