Il masochismo no-vax non sia danno agli altri
Il problema vero è che i no-vax intasano il sistema sanitario, mettendo a rischio la vita di pazienti vaccinati con altre patologie, le cui terapie sono rinviate per il sovraffollamento degli ospedali.
| Società
Il masochismo no-vax non sia danno agli altri
Il problema vero è che i no-vax intasano il sistema sanitario, mettendo a rischio la vita di pazienti vaccinati con altre patologie, le cui terapie sono rinviate per il sovraffollamento degli ospedali.
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Il masochismo no-vax non sia danno agli altri
Il problema vero è che i no-vax intasano il sistema sanitario, mettendo a rischio la vita di pazienti vaccinati con altre patologie, le cui terapie sono rinviate per il sovraffollamento degli ospedali.
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Il problema vero è che i no-vax intasano il sistema sanitario, mettendo a rischio la vita di pazienti vaccinati con altre patologie, le cui terapie sono rinviate per il sovraffollamento degli ospedali.
Nell’immortale libello “Teoria generale della stupidità umana”, Carlo Cipolla argomentava che «lo stupido è più pericoloso del bandito». Quest’ultimo, infatti, danneggia gli altri a proprio beneficio, mentre il primo danneggia gli altri e anche sé stesso. Lo stupido, dunque, è un masochista inconsapevole. I no-vax, senza dubbio, ricadono nella medesima categoria. Il problema è che la lotta a comportamenti masochisti è per definizione ardua: il masochista, infatti, ama essere punito.
Macron, poco preoccupato dal rischio di perdere voti masochisti, ha dichiarato di recente che i no-vax vanno combattuti «en les emmerdant ancore plus». Il governo italiano, con i Green Pass rafforzati e le multe ai renitenti, sembra seguire la logica macroniana. Questa tattica probabilmente funziona con i no-vax per pigrizia, disinformazione o sciatteria, ma non con i più convinti: la repressione ‘prova’ la teoria che li vede vittime di un complotto dei ‘poteri forti’ globali. Costoro, a modo loro, sono ‘obiettori di coscienza’. Con loro, la ‘punizione’ rischia di servire a poco. In ultima analisi, la loro posizione va rispettata, ma non per questo accettata.
Essere masochisti è una scelta, accettabile finché non arreca danno a terzi. Con la contagiosità della variante Omicron contenere il contagio con tracciamenti e gesti-barriera è divenuta una missione impossibile. Gli unici rimedi efficaci sono i vaccini e gli antivirali di ultima generazione. I no-vax, che rifiutano vaccini e medicine, rischiano la vita ma in fondo tale vita appartiene a loro, non allo Stato. Il problema vero è che con la diffusione generalizzata del contagio, i no-vax intasano il sistema sanitario, mettendo a rischio la vita di pazienti vaccinati con altre patologie, le cui terapie sono rinviate per il sovraffollamento degli ospedali.
Or dunque: il masochismo resta una libera scelta finché non danneggia gli altri. Minacciare il masochista di punizioni serve a poco. La politica efficace resta quella di limitare i rischi per i terzi. Ciò implica lockdown per i non vaccinati, costi sanitari a loro carico in caso di ricovero e, se gli ospedali si riempiono di contagiati, priorità di ricovero ai vaccinati, limitando i posti disponibili per i no-vax. Sarebbe una condanna a morte mascherata? No, una mera conseguenza di libere scelte da parte di adulti resi consapevoli dei rischi di tali scelte. Senza alcun intento ‘punitivo’ ma solo protezione dei diritti di chi agisce con prudenza e nel rispetto dei doveri civici. Lo Stato non è ‘la mamma’ ma un mero strumento di tutela dei diritti, dei doveri individuali dei suoi cittadini e del benessere collettivo.
di Ottavio Lavaggi
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