Il piano anti-smog di Vicenza limita anche le caldarroste
A Vicenza imiti alla circolazione dei veicoli, tetti alla temperatura dei riscaldamenti e divieti per barbecue e caldarroste: ecco cosa cambia.
Il piano anti-smog di Vicenza limita anche le caldarroste
A Vicenza imiti alla circolazione dei veicoli, tetti alla temperatura dei riscaldamenti e divieti per barbecue e caldarroste: ecco cosa cambia.
Il piano anti-smog di Vicenza limita anche le caldarroste
A Vicenza imiti alla circolazione dei veicoli, tetti alla temperatura dei riscaldamenti e divieti per barbecue e caldarroste: ecco cosa cambia.
Da domani, 1 ottobre, e fino al 30 aprile 2026, scattano a Vicenza le nuove misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, basate sull’Accordo di Bacino padano e sul pacchetto di misure straordinarie approvate dalla Regione Veneto. Limiti alla circolazione dei veicoli, tetti alla temperatura dei riscaldamenti e divieti per barbecue e caldarroste: ecco cosa cambia.
Se il blocco dei mezzi a motore e il limite ai caloriferi erano già noti, meno noto è il divieto per ristoranti e rosticcerie: in caso di primo livello di allerta (arancio) e secondo livello (rosso), non sarà consentito accendere barbecue o preparare caldarroste all’aperto con legna, carbone o altri combustibili solidi.
Niente paura per i privati: il divieto non si applica a chi cucina in casa o usa barbecue a gas.
L’assessora all’ambiente, Sara Baldinato, spiega: «Le misure ricalcano quelle della scorsa stagione invernale, in attesa di una legge regionale che definisca regole stabili, senza doverle aggiornare ogni anno». Tra le novità, ci sono limiti più severi alla circolazione dei veicoli: anche auto a GPL e metano con doppia alimentazione benzina/diesel saranno coinvolte, in particolare euro 0 e 1 al livello verde e euro 2 al livello arancione. Per i veicoli commerciali, gli euro 5 diesel non potranno circolare già dal livello arancione, rispetto allo scorso anno, quando il blocco scattava solo al livello rosso.
In sintesi, a Vicenza le caldarroste all’aperto passano ufficialmente in “zona rossa”: il freddo e l’aria pulita vanno bene, ma l’odore della legna meglio lasciarlo solo nei ricordi… o sulla griglia di casa, a gas.
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- Tag: società
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