Il sesso e i cambiamenti del costume, ammesso che qualcosa cambi
In materia di sesso e trasgressioni oggi sembra che gli italiani siano sempre più travolti da fantasie e pratiche forse poco dantesche
Il sesso e i cambiamenti del costume, ammesso che qualcosa cambi
In materia di sesso e trasgressioni oggi sembra che gli italiani siano sempre più travolti da fantasie e pratiche forse poco dantesche
Il sesso e i cambiamenti del costume, ammesso che qualcosa cambi
In materia di sesso e trasgressioni oggi sembra che gli italiani siano sempre più travolti da fantasie e pratiche forse poco dantesche
In materia di sesso e trasgressioni oggi sembra che gli italiani siano sempre più travolti da fantasie e pratiche forse poco dantesche
Scriveva Dante che «Non può comprendere la passione chi non l’ha provata». In materia di sesso e trasgressioni oggi sembra che gli italiani siano sempre più travolti da fantasie e pratiche forse poco dantesche. Addentrandosi nella vita privata della popolazione si guarda all’immaginario della sfera intima, alle abitudini più comuni e a quelle insolite. La sessualità non è soltanto l’ambito in cui si esprime il cambiamento della società, ma è anche la dimensione che racconta quanto si siano modificati i modi di stare insieme e le relazioni, tra tabù e falsi miti.
Stando ai dati del rapporto Kinsey e della ricerca del sito di incontri extraconiugali Ashley Madison, la maggior parte degli italiani sostiene di avere una relazione stabile e duratura. Sembrano però prevalere le ingiunzioni e le pressioni nei confronti della coppia. Quasi un terzo degli intervistati (29%) ammette di aver sentito la sollecitazione della società o dell’ambiente circostante a stabilire una relazione, un ‘debito sessuale’ con una percentuale che sale al 40% tra i single al momento dell’indagine.
Il 28% degli italiani ha abbandonato lo schema classico delle relazioni romantiche scegliendo varie alternative: vivere separati, una relazione aperta e cioè la fine dell’esclusività sessuale, il poliamore o il ‘triangolo’, vale a dire un’unione di tre persone. Questo cambiamento conferma anche il ‘pericolo’ in camera da letto di tablet e pc, considerati nemici dell’intimità insieme alla routine e allo stress psicofisico.
La Gen Z è molto connessa e si sente a proprio agio con le relazioni a distanza o con il wanderlove (quel bisogno di ricercare rapporti più o meno seri al di fuori del luogo in cui si è nati). In termini di pratiche sessuali, i giovani ritengono che la penetrazione, la fellatio, la sodomia, la masturbazione e l’uso di giocattoli sessuali siano aspetti importanti della sessualità. Siamo quindi lontani dalla classica ‘posizione del missionario’: con i nuovi ritmi di lavoro, l’uso sempre più frequente di Internet e in generale con i cambiamenti della società, gli italiani hanno variegato i loro gusti in ambito sessuale.
Ma quali sono questi cambiamenti nel Belpaese? Sembra in forte aumento il numero di persone che dichiarano di apprezzare pratiche sessuali estreme, come il bondage e il sadomasochismo: il primo è la pratica in cui un partner lega l’altro con corde, corsetti o catene; l’eccitazione deriva sia dalla sensazione fisica di essere legati sia da uno stato mentale di totale abbandono nei confronti del partner. Il sadomasochismo, che può includere la schiavitù, è invece la pratica di infliggere umiliazione o dolore fisico all’altro. La pratica di avere rapporti intimi con gli amici o con un partner con cui non si desideri una relazione duratura sta poi diventando una via di fuga dalle relazioni stabili, molto praticata fra i giovanissimi. Attualmente questo fenomeno coinvolge anche gli over 30.
Le relazioni nate nelle chat dei social non vengono più conteggiate. In molti casi il rapporto sessuale virtuale diventa reale, ma il più delle volte rimane fatto di illusioni, foto rubate all’intimità e parole piccanti. Richiama il concetto moderno affermato dal conte Mascetti in “Amici miei”, dove la tv diventava ispirazione erotica.
Circa il 9% degli italiani pratica l’astinenza sessuale. Le cause di questo comportamento sono molto varie: dalla paura delle malattie sessualmente trasmissibili alla semplice mancanza di interesse per l’argomento. È il non-sesso la vera trasgressione.
di Francesca Bocchi
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Tag: Italia
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