In piazza con un fisico bestiale
| Società
Lo scivolone del noto fisico Carlo Rovelli che ha criticato la scelta dell’Italia di sostenere l’Ucraina, durante il concerto del primo maggio
In piazza con un fisico bestiale
Lo scivolone del noto fisico Carlo Rovelli che ha criticato la scelta dell’Italia di sostenere l’Ucraina, durante il concerto del primo maggio
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In piazza con un fisico bestiale
Lo scivolone del noto fisico Carlo Rovelli che ha criticato la scelta dell’Italia di sostenere l’Ucraina, durante il concerto del primo maggio
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AUTORE: Marco Sallustro
Gli effetti di una folla pronta a osannarti hanno condotto molti a perdere il senso della realtà e della misura. Spiace dover aggiungere all’elenco il fisico Carlo Rovelli, efficacissimo divulgatore e autore di libri di successo in cui tematiche a elevatissima complessità vengono rese commestibili dal grande pubblico. Fra queste, la teoria quantistica e i cosiddetti “buchi bianchi”.
Davanti al pubblico del Concertone del primo maggio Rovelli si è però lasciato andare a un’invettiva politica molto dura (sin qui non oltre le regole), scegliendo un’immagine particolarmente truce: «piazzisti di strumenti di morte». Obiettivo, criticare la scelta dell’Italia di sostenere la lotta per la sopravvivenza dell’Ucraina aggredita dalla Russia. Parole di pietra, in particolar modo per il massimo responsabile della nostra Difesa, il ministro Guido Crosetto. Quest’ultimo non ha nascosto di essersi sentito ferito dal fisico e lo ha invitato a pranzo per uno scambio di idee sulla posizione italiana nel conflitto scatenato da Mosca (ribadiamolo, che non fa mai male). Carlo Rovelli – qui ci duole riscontrare i segni tipici dei fumi di una certa popolarità – non ha ritenuto di poter accettare, dichiarando di apprezzare l’invito sul piano personale, ma di ritenerlo irricevibile su quello politico.
Come se la politica fosse un dialogo fra sordi e non un’infaticabile ricerca di compromessi e punti di equilibrio. Un bel buco nell’acqua per il signore dei buchi neri.
Di Marco Sallustro
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