Incontri non online
La pandemia, il lockdown, avevano alimentato la crescita esponenziale di applicazioni dedicate agli incontri. Adesso si sta invece registrando il fenomeno opposto
| Società
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La pandemia, il lockdown, avevano alimentato la crescita esponenziale di applicazioni dedicate agli incontri. Adesso si sta invece registrando il fenomeno opposto
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La pandemia, il lockdown, avevano alimentato la crescita esponenziale di applicazioni dedicate agli incontri. Adesso si sta invece registrando il fenomeno opposto
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La pandemia, il lockdown, avevano alimentato la crescita esponenziale di applicazioni dedicate agli incontri. Adesso si sta invece registrando il fenomeno opposto
L’amore non è più una questione di app. Per fortuna, verrebbe da dire. La pandemia, il lockdown, avevano alimentato la crescita esponenziale di applicazioni dedicate agli incontri. Non era possibile vedersi di persona e così l’anima gemella, o semplicemente un po’ di compagnia, si cercava in Rete. Il fenomeno era già partito da anni, ma poi aveva avuto una vera e propria impennata. Comprensibile. Adesso si sta invece registrando il fenomeno opposto: le chat e i dialoghi nell’etere non sembrano più così allettanti. Meglio tornare al vis-à-vis, anche perché abbiamo ampiamente scoperto quanti inganni, false identità e truffe si annidino dietro profili che più di qualche volta sono fasulli.
Il vantaggio dell’incontro online consiste nel potersi dipingere un po’ come si vuole o come si vorrebbe essere. Dal vivo è tutto più complicato, tocca esporsi realmente. Superare timidezza e paure, ad esempio. Soprattutto, incontrarsi dal vivo richiede del tempo mentre chattare lo si può fare pure tra un ritaglio e l’altro. Il tempo, quello che sembra manchi sempre nella vita frenetica delle grandi città e non solo. Non è un caso che il dating online continui ad andare per la maggiore in Cina, dove viene utilizzato anche semplicemente per allargare la propria cerchia sociale.
Intendiamoci, non sono certo da demonizzare strumenti che soprattutto negli ultimi due anni hanno consentito a molte persone di non sentirsi isolate. Ma è una buona, un’ottima notizia il fatto che non sia cambiato radicalmente il nostro modo di pensare. Che oggi si torni a considerare una frequentazione più allettante di scorrere fra diversi profili per cercare quello che più ci corrisponde. Anche perché abbiamo scoperto che quella realtà virtuale che tanto ci sembrava libera in verità si porta dietro parecchi pregiudizi.
Secondo un recente sondaggio realizzato fra mille single italiani, infatti, circa un terzo delle persone interpellate non ha una buona opinione di chi cerca online l’anima gemella. Insomma, si usano le app ma poi per i rapporti a lungo termine essersi incontrati in Rete può rappresentare un problema. Oltre al fatto che nascondersi dietro un profilo rende più facile la vita a hater e molestatori. Ma pure senza arrivare a quello, è chiaramente più complicato fidarsi di qualcuno conosciuto così che di una persona incontrata nella propria quotidianità. Certo, ammesso di riuscire a trovare il tempo.
Di Annalisa Grandi
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Tag: Evidenza, tecnologia
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