La laicità e il diritto contro le violenze
La vicenda della 14enne di Ostia, originaria del Bangladesh, picchiata perché non voleva indossare il velo ci ricorda che questi episodi nulla hanno a che fare con la religione. Le ragazze devono decidere per loro stesse e in questo, insegnanti ed educatori hanno un ruolo di supporto fondamentale.
| Società
La laicità e il diritto contro le violenze
La vicenda della 14enne di Ostia, originaria del Bangladesh, picchiata perché non voleva indossare il velo ci ricorda che questi episodi nulla hanno a che fare con la religione. Le ragazze devono decidere per loro stesse e in questo, insegnanti ed educatori hanno un ruolo di supporto fondamentale.
| Società
La laicità e il diritto contro le violenze
La vicenda della 14enne di Ostia, originaria del Bangladesh, picchiata perché non voleva indossare il velo ci ricorda che questi episodi nulla hanno a che fare con la religione. Le ragazze devono decidere per loro stesse e in questo, insegnanti ed educatori hanno un ruolo di supporto fondamentale.
| Società
| Società
La vicenda della 14enne di Ostia, originaria del Bangladesh, picchiata perché non voleva indossare il velo ci ricorda che questi episodi nulla hanno a che fare con la religione. Le ragazze devono decidere per loro stesse e in questo, insegnanti ed educatori hanno un ruolo di supporto fondamentale.
Picchiata e umiliata perché non vuole indossare il velo. La storia della 14enne di Ostia, originaria del Bangladesh, è purtroppo simile ad altre che hanno avuto anche epiloghi tragici.
Famiglie che cercano di imporre modi di vestire che in realtà con la religione nulla hanno a che fare o che pretendono di imporre fidanzamenti combinati a ragazze che rivendicano il sacrosanto diritto di decidere per loro stesse.
La 14enne però ha avuto il coraggio di denunciare, così come sempre a Roma aveva fatto il bimbo rom picchiato e mandato dalla mamma a rubare.
Episodi che vanno sottolineati come la vittoria di uno Stato che tutela le vittime di qualsiasi tipo di violenza.
Uno Stato laico, che quindi non entra nel merito di questa o quella tradizione religiosa, ma offre protezione a chiunque si senta minacciato o privato della libertà. Laddove, come nella famiglia di questa giovane, le uniche leggi sono ancora la violenza e il sopruso, è importante che le nuove generazioni trovino il coraggio di rompere il muro dell’omertà. Consapevoli però di poter trovare ascolto e tutela. Magari, come in questo caso, sorretti e accompagnati da chi di loro si occupa: ad accompagnare la ragazzina dai carabinieri ci è andata una insegnante. E non serve sottolineare quanto anche il ruolo di chi sa, di chi raccoglie confidenze e sfoghi, possa risultare una fondamentale fonte di supporto. Decisiva, in certi casi. Intanto la madre e il fratello della 14enne sono stati denunciati per maltrattamenti e lei è stata affidata a una casa famiglia. Di Annalisa GrandiLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Asia, 14 anni, malata di tumore, viene insultata sul web. Mattarella: “Complimenti per la tua forza”
18 Maggio 2024
La ragazza che vedete suonare il pianoforte nel video si chiama Asia, ha 14 anni, è malata di tu…
Con mammà fino a 34 anni, qualche perché in più
16 Maggio 2024
Numeri impressionanti sulla quota di ragazzi fra i 18 e i 34 anni che in Italia vivono ancora co…
Il fenomeno delle stay-at-home girlfriend
14 Maggio 2024
Sveglia non prima delle 9 del mattino, colazione dietetica, accurata routine di bellezza e tanto…
Maternità surrogata, se il conto sale e i genitori sono al verde
11 Maggio 2024
Una coppia di italiani sta facendo di tutto per riportare a casa i due figli nati tramite matern…