Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

La partita a scacchi della parità fasulla

|
Si arriverà al punto in cui il gioco e gli scacchi sarà considerato sessista. “Dove stiamo stonando nonno? Mi dicevi sempre che la Regina si muove sulla scacchiera senza limiti, ma il rischio ora è di finire come il Re”.

La partita a scacchi della parità fasulla

Si arriverà al punto in cui il gioco e gli scacchi sarà considerato sessista. “Dove stiamo stonando nonno? Mi dicevi sempre che la Regina si muove sulla scacchiera senza limiti, ma il rischio ora è di finire come il Re”.
|

La partita a scacchi della parità fasulla

Si arriverà al punto in cui il gioco e gli scacchi sarà considerato sessista. “Dove stiamo stonando nonno? Mi dicevi sempre che la Regina si muove sulla scacchiera senza limiti, ma il rischio ora è di finire come il Re”.
|
Si arriverà al punto in cui il gioco degli scacchi sarà considerato sessista. Così, la Regina che prima si muoveva come voleva, si muoverà solo di uno. Come il Re. Mio nonno mi insegnò a giocare a scacchi che ero piccolissima. Se non ricordo male intorno ai quattro o cinque anni. Era il mio gioco preferito. È morto quando ne avevo dodici. Non ho avuto il tempo di batterlo. Nemmeno una volta. Gli dicevo sempre: «Non farmi vincere, un giorno vincerò per bravura». Probabilmente non lo batterei nemmeno oggi, se fosse ancora vivo. Mi ha insegnato anche a guidare la moto. In questo, fino a qualche anno fa, ero veramente abile. Ha tentato inoltre con le basi della fotografia. Qui sono deficitaria. Ho una bellissima Nikon del 1950 che sonnecchia in una scatola di latta: non la so usare bene, ma posso sempre imparare. Come vorrei averlo ancora vicino a me, che mi sorride come quando al parco le mamme ci guardavano storto perché cantavo a squarciagola sull’altalena “Grande figlio di puttana”, canzone scritta da Lucio Dalla e Gianfranco Balduzzi. Lo vorrei vicino per chiedergli dove stiamo ‘ciccando’ la bracciata. Lui così poco canonico, pronto a trasmettermi spunti che quarant’anni fa raramente venivano proposti a un bambino, figuriamoci a una bambina. Dove stiamo stonando nonno? Mi dicevi sempre che la Regina si muove sulla scacchiera senza limiti. E ora ho proprio la sensazione che dietro tantissime giuste e sacrosante battaglie di parità, si celi l’infido e paradossale pericolo di scivolare e finire come il Re. Che si muove solo di uno. di Laura Malfatto

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

29 Giugno 2025
Due Paesi europei si contendono la paternità delle patatine fritte, nella tradizionale loro forma…
27 Giugno 2025
Ecco la prima foto ufficiale del matrimonio tra il miliardario Jeff Bezos e Lauren Sánchez, celebr…
25 Giugno 2025
Gaia Moretto e Valentina Arrighetti convolate a nozze lo scorso 13 giugno e attaccate con messaggi…
25 Giugno 2025
Purtroppo di fronte alla “Terza guerra mondiale a pezzetti”, come disse papa Francesco (e come rip…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI