Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Le solite scuse, invece di chiedere scusa

|
In Italia si è persa completamente la buona e civile abitudine di chiedere scusa, anche dinanzi a strafalcioni incredibile. Ultimo esempio, per ora, la vicenda della conduttrice e il bimbo di Cosenza.

Le solite scuse, invece di chiedere scusa

In Italia si è persa completamente la buona e civile abitudine di chiedere scusa, anche dinanzi a strafalcioni incredibile. Ultimo esempio, per ora, la vicenda della conduttrice e il bimbo di Cosenza.
|

Le solite scuse, invece di chiedere scusa

In Italia si è persa completamente la buona e civile abitudine di chiedere scusa, anche dinanzi a strafalcioni incredibile. Ultimo esempio, per ora, la vicenda della conduttrice e il bimbo di Cosenza.
|

La massima latina recita «Errare humanum est, perseverare autem diabolicum». Tirare in ballo gli amici gay se si dice una bestialità sugli omosessuali, quelli di colore se scappa una cretineria razzista o ricordare gli ascendenti terroni se si è fatta una battuta indecente su un ragazzino di Cosenza significa solo apparecchiare una pezza invariabilmente peggiore del buco.

In questo Paese, ormai, si è completamente smarrita la buona e civile abitudine di chiedere scusa. Deve evidentemente apparire un sintomo di debolezza o di chissà quale insopportabile sottomissione, se ormai sembra essere escluso poter ammettere di aver sbagliato. Come anche scegliere un dignitoso silenzio. La vicenda tragicomica della conduttrice televisiva veneta, incappata in un brutto strafalcione con un piccolo tifoso del Cosenza calcio, è soltanto lultimo episodio (per ora, state sereni) in cui prima non si è stati capaci di controllare le proprie sinapsi e le parole che uscivano di bocca, per poi cercare affannosamente di recuperare in modo maldestro e vagamente patetico. Di Fonzie, leggendario personaggio del telefilm anni Settanta e Ottanta “Happy Days” che non riusciva a pronunciare la parola scusa”, ce n’è solo uno e lo ricordiamo tutti con affetto perché sapeva farsi perdonare in altro modo. Chiunque lo imiti anche inconsapevolmente rischia unicamente figure barbine e di far rimpiangere unepoca in cui era considerato sintomo di personalità riconoscere i propri errori e chiedere scusa guardando negli occhi la persona offesa.

di Marco Sallustro 

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

02 Luglio 2025
Nell’era digitale la frenesia per un pupazzo di stoffa non è soltanto un capriccio passeggero, ma…
01 Luglio 2025
Il primo luglio di vent’anni fa veniva abolito il servizio di leva obbligatorio, ma ancora oggi ri…
30 Giugno 2025
L’Italia divenuta crocevia: emigrazione ed immigrazione da record, quest’ultima è la più alta dell…
29 Giugno 2025
Due Paesi europei si contendono la paternità delle patatine fritte, nella tradizionale loro forma…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version