L’immunologa Antonella Viola aiuta una famiglia senza casa “ma la Cgil si prende il merito”
L’immunologa Antonella Viola, insieme al marito, aveva acquistato una casa in provincia per una famiglia bisognosa con due bambini. Ma la Cigl si era presa i meriti del gesto
L’immunologa Antonella Viola aiuta una famiglia senza casa “ma la Cgil si prende il merito”
L’immunologa Antonella Viola, insieme al marito, aveva acquistato una casa in provincia per una famiglia bisognosa con due bambini. Ma la Cigl si era presa i meriti del gesto
L’immunologa Antonella Viola aiuta una famiglia senza casa “ma la Cgil si prende il merito”
L’immunologa Antonella Viola, insieme al marito, aveva acquistato una casa in provincia per una famiglia bisognosa con due bambini. Ma la Cigl si era presa i meriti del gesto
L’immunologa Antonella Viola, insieme al marito, aveva acquistato una casa in provincia per una famiglia bisognosa con due bambini. Ma la Cigl si era presa i meriti del gesto
Il bene si fa in silenzio, lo sappiamo. Ma ci sono casi in cui è necessario mettere le cose in chiaro perché può far male, molto male, leggere parole che raccontano di una realtà mistificata in cui altre persone si prendono meriti (inesistenti). È quanto accaduto all’immunologa Antonella Viola che, insieme al marito – in modo riservato, lo sottolineiamo – ha acquistato una casa in provincia di Padova per una famiglia bisognosa con due bambini (dopo averli accolti nella propria abitazione per circa un mese, in attesa di una soluzione stabile) costretta a dormire in auto, non trovando niente da affittare.
Viola è dovuta uscire dal riserbo che aveva mantenuto poiché i meriti di quel loro gesto di solidarietà erano stati presi da altri: Fillea Cgil e Avvocati di strada, attraverso un articolo del giornale online della Cgil.
“La situazione di questa famiglia – le parole di Viola sulla stampa locale – l’abbiamo risolta io e mio marito, senza ricevere alcun aiuto; in silenzio, perché le cose importanti non si fanno per raccontarle ma per il loro valore. E mai ne avrei parlato se non avessi letto queste falsità. Assurdo speculare sul dolore. Assurdo prendersi meriti inesistenti”.
Fillea Cgil ha poi corretto il tiro chiedendo scusa e parlando di un “errore di comunicazione” del loro messaggio, nel quale – spiega – si voleva dar conto del fatto che anche la Fillea Cgil si era interessata alla vicenda.
di Filippo Messina
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Tag: Italia
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