Luminarie e impatto ambientale, “accendere” il Natale è costoso
Che Natale sarebbe senza le luminarie? Tutto questo luccichio ha un costo importante in termini ambientali, come spiega la sociologa ambientale Ada Rosa Balzan
Luminarie e impatto ambientale, “accendere” il Natale è costoso
Che Natale sarebbe senza le luminarie? Tutto questo luccichio ha un costo importante in termini ambientali, come spiega la sociologa ambientale Ada Rosa Balzan
Luminarie e impatto ambientale, “accendere” il Natale è costoso
Che Natale sarebbe senza le luminarie? Tutto questo luccichio ha un costo importante in termini ambientali, come spiega la sociologa ambientale Ada Rosa Balzan
Che Natale sarebbe senza le luminarie? Tutto questo luccichio ha un costo importante in termini ambientali, come spiega la sociologa ambientale Ada Rosa Balzan
Che Natale sarebbe senza le luminarie che accendono città, balconi, ville e appartamenti? Decisamente un Natale zoppo, senza uno dei suoi elementi più caratterizzanti. C’è un aspetto però a cui pochi pensano: tutto questo luccichio ha un costo importante in termini ambientali, come spiega Ada Rosa Balzan, sociologa ambientale e tra i massimi esperti italiani in tema di sostenibilità: «Proprio nel periodo natalizio si registra un incremento di consumi energetici del 30% per le decorazioni luminose, che corrispondono a circa 650 tonnellate di CO2 al giorno. D’obbligo quindi è scegliere luci a led – meglio se col timer – e fare attenzione anche all’illuminazione esterna e soprattutto ai colori, che creano inquinamento luminoso e disorientano gli animali».
Il mercato delle decorazioni natalizie è in continua crescita. Stando a uno uno studio condotto dall’agenzia di stampa Usa “GlobeNewswire.com”, il settore è passato da 5,06 miliardi di dollari nel 2023 a 5,33 miliardi nel 2024. E si prevede che continuerà a crescere a una media annuale del 5,42%, raggiungendo 7,32 miliardi di dollari entro il 2030. Soldi che finiscono per buona parte in Cina, dove vengono prodotte praticamente tutte le luminarie che accendono il Natale, così costringendo a contribuire al suo Pil anche quanti vorrebbero boicottare Pechino.
Tralasciando questi dati poco romantici, vale piuttosto la pena ricordare come sia nata la tradizione delle luminarie. Il primo a usare le candele sugli abeti pare sia stato addirittura Martin Lutero: passeggiando di notte in una foresta, rimase così incantato dalle stelle che brillavano tra gli alberi da decidere di portarne uno a casa propria, a cui poi legò delle candele sui rami. Un’usanza affascinante ma anche, per ovvi motivi, molto poco sicura. Quasi quattro secoli dopo, Albert Sadacca – un 15enne di origine turca emigrato con la famiglia negli Stati Uniti – rimase colpito da un tragico incendio scoppiato a New York nel 1917 a causa delle candele posizionate su un albero di Natale. All’epoca l’elettrificazione era già stata inventata, ma quasi nessuno poteva permettersi un simile spreco di luce. Così al giovane Sadacca venne l’idea: pensò a corde di luci a cui poter adattare le lampadine più economiche vendute nel negozio dei genitori. Il vero salto avvenne quando pensò di dipingerle di rosso, verde e altri colori. Nel 1926 Sadacca fondò la propria società di illuminazioni, che rimase la più grande al mondo fino alla metà degli anni Sessanta.
Il merito di aver ‘acceso’ la prima città al mondo durante il Natale spetta tuttavia a Thomas Edison, che individuò proprio il periodo delle feste del 1880 per attirare l’attenzione sulla sua lampadina a incandescenza. Edison fece posare 12 chilometri di filo sotterraneo per alimentare stringhe di luci attorno all’esterno del suo laboratorio nel New Jersey. I pendolari dei treni che viaggiavano fra New York e Philadelphia rimasero così stupiti dall’immagine che vedevano scorrere dai finestrini che un giornalista definì Edison come «l’Incantatore».
Da allora il fascino delle luci natalizie si è diffuso al punto che alcuni si sono ‘ammalati’ di decorazioni. Il primato mondiale per il maggior numero di luminarie posizionate in una sola proprietà appartiene a una famiglia di New York, che nel 2014 installò 601.736 luci intorno alla propria abitazione. Quanto abbiano pagato in bolletta quel mese resta un mistero. Altro ingrediente che a Natale non può mai mancare.
di Ilaria Cuzzolin
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