Modello Borgo Office
Il progetto Borgo Office: 36 località dove è possibile andare a stare in campagna, ottenendo anche un work desk panoramico con pc, wi-fi e un magnifico paesaggio da guardare. Unica condizione, comprare un cesto di prodotti tipici della fattoria presso cui si viene ospitati.
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Il progetto Borgo Office: 36 località dove è possibile andare a stare in campagna, ottenendo anche un work desk panoramico con pc, wi-fi e un magnifico paesaggio da guardare. Unica condizione, comprare un cesto di prodotti tipici della fattoria presso cui si viene ospitati.
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Il progetto Borgo Office: 36 località dove è possibile andare a stare in campagna, ottenendo anche un work desk panoramico con pc, wi-fi e un magnifico paesaggio da guardare. Unica condizione, comprare un cesto di prodotti tipici della fattoria presso cui si viene ospitati.
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Il progetto Borgo Office: 36 località dove è possibile andare a stare in campagna, ottenendo anche un work desk panoramico con pc, wi-fi e un magnifico paesaggio da guardare. Unica condizione, comprare un cesto di prodotti tipici della fattoria presso cui si viene ospitati.
Bagolino, sulle montagne del Bresciano al confine col Trentino, è famosa per un antico carnevale i cui ritmi da ballo sono stati saccheggiati dai gruppi di folk revival. Caltagirone, dove nacque don Luigi Sturzo, è una capitale della ceramica, che impreziosisce ogni angolo edilizio. A Tuscania sono alcune tra le necropoli etrusche più belle. Montalto Uffugo, tra il Parco nazionale della Sila e quello del Pollino, ispirò a Leoncavallo l’opera “I pagliacci”. Bertinoro è definito “Balcone della Romagna” per il suo panorama, come Rotondella è il “Balcone dello Ionio”. Gubbio è conosciuta per la corsa dei ceri e per il lupo ammansito da San Francesco. Barumini, al centro della Sardegna, si trova tra un nuraghe, un castello medioevale e un altopiano dove corrono cavallini allo stato brado.
Sono alcune delle 36 località dove è possibile andare a stare in campagna, ottenendo anche un work desk panoramico comprensivo di pc, wi-fi ad alta velocità, stampante, fotocopiatrice e un magnifico paesaggio da guardare mentre si lavora. Gratis! Unica condizione, comprare un cesto di prodotti tipici della fattoria presso cui si viene ospitati: 100 euro per un chilo di prodotti e una notte di ospitalità; 200 euro per 3 chili e un week-end; 400 euro per 10 chili e una settimana. È il progetto Borgo Office.
Prodotto di Fpc-Progetti editoriali digitali, ha debuttato il 27 gennaio del 2021, all’inizio con una decina di strutture. In un anno l’offerta è più che triplicata, suscitando interesse non solo in Italia. Ultimissime sono venute le recensioni di “Le Monde” e di “Radio France Inter”, che si aggiungono ad altre da Germania, Brasile e Canada. L’idea è stata di Federico Pesanty, sviluppando le osservazioni dell’archistar e urbanista Stefano Boeri sul modo in cui l’epoca della pandemia e dello smart working poteva favorire un ritorno in campagna.
«Via dalle città: nei vecchi borghi c’è il nostro futuro». La necessità di lavorare da casa è venuta in contemporanea alla crisi del turismo, con un 80% in meno di presenze. Ma la trovata è stata quella di mettere assieme le due emergenze e farne un asset. Gli agriturismi che si sono messi a disposizione dei “nomadi digitali” continuano a offrire esperienze turistiche, dalla lezione di equitazione a quella di yoga.
Ma il punto centrale è una postazione per telelavorare in ambiente rilassante, in cambio di un sostegno alle produzioni tipiche. Anzi, in realtà non sarebbe neanche obbligatorio comprare. La scommessa è stata però che nessun ospite avrebbe rifiutato di ricambiare l’ospitalità con un po’ di spesa a chilometro zero. E, assicurano, è stata vinta.
di Maurizio Stefanini
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Tag: lavoro
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