le tattiche per rimorchiare?
È quello che si sono chiesti gli autori di una nuova ricerca apparsa sulla rivista “Evolutionary Psychological Science”. I ricercatori della Bucknell University hanno esaminato un gruppo di uomini e donne eterosessuali. Ai 217 studenti universitari è stato chiesto di elencare 5 diversi comportamenti utilizzati per rimorchiare. Tra gli uomini le quattro tattiche di accoppiamento a breve termine più frequentemente citate sono ballare con la loro potenziale partner, conversare con lei, mandarle un messaggio e ubriacarsi. Per le donne al primo posto abbiamo ballare con il potenziale partner, seguito da inviargli messaggi, flirtare con lui e toccarlo (su questo punto non abbiamo dati più specifici).
I ricercatori hanno poi reclutato un secondo campione di 201 studenti universitari e hanno chiesto loro di valutare questi comportamenti. Ecco le tattiche maschili ritenute più efficaci dalle donne: chiederle di uscire a cena, conversare con lei, flirtare con lei, chiederle di ballare o baciarla, e chiederle di accompagnarla a casa. I maschi invece hanno indicato tra le tattiche femminili maggiormente utili per essere rimorchiati: andare a casa con lui, baciarlo, flirtare con lui, ballare e prendere un drink con lui.
Uomini e donne rimorchiano in modo differente e sono spinti da motivazioni che partono da posizioni e modi di vedere il mondo diversi. Da un punto di vista evolutivo questo processo sarebbe influenzato dai continui adattamenti biologici che ci riguardano: le azioni più efficaci sono radicate nelle nostre strategie per soddisfare l’acquisizione del compagno e gli obiettivi riproduttivi.
Secondo gli autori della ricerca, le donne si impegnano in accoppiamenti a breve termine perché, in realtà, perseguono obiettivi di acquisizione del compagno a lungo termine. Chiedere a una donna di uscire a cena e conversare con lei, per esempio, segnala che un uomo è disposto a investire tempo ed eventualmente denaro. Al maschio, come sempre, bastano una boccia di vino e un bel paio di tette per iniziare a sbavare.
Cosa dice di nuovo questa ricerca? Nulla. Sarà che in Italia siamo cresciuti con “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda”. Che ci auguriamo arrivi presto nelle sale oltreoceano.
di Daniel Bulla


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