Taluno s’interroga sull’ipotesi che Putin sia malato. Cercando in quello una spiegazione. Non lo sappiamo. Quel che sappiamo è che è malato un sistema in cui gli oppositori vengono avvelenati o incarcerati, in cui alla Duma l’opposizione è al servizio del padrone, in cui i giornalisti vengono ammazzati, in cui si promettono 15 anni di carcere a chi dice l’evidente: c’è una guerra in corso. Non serve ricorrere alle categorie degli squilibri mentali, perché bastano gli squilibri culturali. La ricostruzione storica fornita da Putin è mendace.
Bastano nozioni elementari, per accorgersene. Ma discende da una visione, un misto di misticismo e nazionalismo imperiale, un fondamentalismo che con quello di stampo religioso condivide l’allucinazione e l’assolutismo. Un soggetto come Dugin, non a caso ascoltato al Cremlino, non è poi diverso dai teologi della morte (altrui). Perse le ideologie, le menti deboli hanno bisogno di fedi che cancellino la secolarizzazione. Non sono pazzi, sono nemici.
di Sofia Cifarelli