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Ottusamente si sentono assai intelligenti

Criticare i provvedimenti presi per la gestione della pandemia è libertà d’opinione. Nel sostenere che le bare erano una sceneggiata o negare che in Ucraina si muoia si entra nel campo in cui la sola attenuante è la demenza.
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Ottusamente si sentono assai intelligenti

Criticare i provvedimenti presi per la gestione della pandemia è libertà d’opinione. Nel sostenere che le bare erano una sceneggiata o negare che in Ucraina si muoia si entra nel campo in cui la sola attenuante è la demenza.
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Ottusamente si sentono assai intelligenti

Criticare i provvedimenti presi per la gestione della pandemia è libertà d’opinione. Nel sostenere che le bare erano una sceneggiata o negare che in Ucraina si muoia si entra nel campo in cui la sola attenuante è la demenza.
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Criticare i provvedimenti presi per la gestione della pandemia è libertà d’opinione. Nel sostenere che le bare erano una sceneggiata o negare che in Ucraina si muoia si entra nel campo in cui la sola attenuante è la demenza.
Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che hanno loro, che hanno visto Geova. Inteso non certo come quello di cui parla la Bibbia ma un loro dio personale, un sottoprodotto dell’egocentrismo, che pur di assicurare loro una qualche visibilità li porta a negare la realtà. Non si deve fare di tutte le erbe un fascio, ma neanche fumarsele e dar la stura alle visioni. Durante i due anni della pandemia non solo poteva ben starci, ma era un bene che taluno criticasse i provvedimenti presi. E, in effetti, li hanno criticati in tanti: una parte perché troppo blandi e in ritardo, l’altra perché troppo coercitivi e prolungati. È la libertà. Ma se si sostiene che le bare erano una sceneggiata si entra nel campo in cui la sola attenuante è la demenza. Se si dice che il virus non è mai esistito, si scaccia anche il dubbio. Se si sostiene che a uccidere siano i vaccini si entra nella paranoia. Un bel gruppetto ha traslocato da quella roba – che non va mai confusa con le legittime critiche – al negare che in Ucraina si muoia o a sostenere che la colpa sia di chi ha provocato Putin. Il carnefice. E, ancora una volta, si pretende che ci voglia coraggio per sostenere balle cliccate, laddove basta e avanza faccia di tolla. Ancora una volta s’assume il tono e lo sguardo di chi sa, capisce, acutamente osserva avverso il resto del mondo, popolato da baluba asserviti. Ed è questo che, al secondo giro, finalmente mi ha illuminato: per sentirsi così intelligenti occorre una buona dotazione di ottusità.   Di Sofia Cifarelli

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