Parenti e pollaio del family business
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Il licenziamento di Francesca Amadori dall’azienda di famiglia è solo l’ultimo di una serie di dissidi all’interno del family business italiano. Dal conflitto ventennale tra Margherita Agnelli e la madre Marella fino alla querelle tra il fondatore della Luxottica Leonardo Del Vecchio e il figlio, scopri di più nell’articolo di Franco Vergnano.
Parenti e pollaio del family business
Il licenziamento di Francesca Amadori dall’azienda di famiglia è solo l’ultimo di una serie di dissidi all’interno del family business italiano. Dal conflitto ventennale tra Margherita Agnelli e la madre Marella fino alla querelle tra il fondatore della Luxottica Leonardo Del Vecchio e il figlio, scopri di più nell’articolo di Franco Vergnano.
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Parenti e pollaio del family business
Il licenziamento di Francesca Amadori dall’azienda di famiglia è solo l’ultimo di una serie di dissidi all’interno del family business italiano. Dal conflitto ventennale tra Margherita Agnelli e la madre Marella fino alla querelle tra il fondatore della Luxottica Leonardo Del Vecchio e il figlio, scopri di più nell’articolo di Franco Vergnano.
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AUTORE: Franco Vergnano
«Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo». Così Tolstoj nell’incipit di “Anna Karenina”. Dal sacro al profano, le saghe del nostro family business tipo “Parenti serpenti” di Monicelli sono emerse con il padre che licenzia la figlia Francesca Amadori (si veda l’articolo di Annalisa Grandi del 14 gennaio). Qualche giorno dopo, non a caso, è uscita la pubblicità a piena pagina per i novant’anni del nonno. Il fondatore del gruppo è popolare. Lo spot è noto. Spiegava che gli allevamenti Amadori hanno ottimi prodotti: «Ve li garantisco io e ci metto la firma» e rese indimenticabile la paciosa faccia da romagnolo con il claim «Parola di Francesco Amadori!».
Al di là del fatto che il nonno abbia poi consolato o meno la nipote, l’azienda ha fatto sapere che il licenziamento è avvenuto per scarso rendimento. In effetti, al di là degli elementi formali, non sappiamo se vi siano anche screzi familiari. Di certo si può dire che il family business italiano è abbastanza litigioso.
E non solo per questioni di eredità, come nel caso di Margherita Agnelli e della madre Marella, con il ventennale conflitto familiare che ha ovviamente coinvolto anche i fratelli. C’è pure il caso dell’Esselunga di Caprotti, con il lungo dissidio tra il padre Bernardo e gli eredi di primo letto. Nel 2011 questi riuscì a riprendere dai figli Giuseppe e Violetta il possesso della società. Ne seguì una battaglia legale vinta dal fondatore. Alla sua morte Caprotti lasciò l’azienda alla seconda moglie, Giuliana, e alla loro figlia Marina (ora alla guida operativa del gruppo).
Nel Bellunese problemi analoghi per il fondatore della Luxottica Leonardo Del Vecchio (considerato da “Forbes 2021” il secondo uomo più ricco d’Italia e che ancora alla fine degli anni Sessanta andava in vacanza a Jesolo con una scatola di scarpe piena di montature). Anche qui ci sarebbe da dire “cerchez la femme” (compresa la responsabile dell’Investor relations del gruppo), con diversi matrimoni e sei figli da tre madri diverse. Dopo esserne stato un top manager, non lavora più nel gruppo Claudio Del Vecchio, figlio maggiore del fondatore.
Ma anche all’estero non stanno meglio. Il fondatore di Ikea, Ingvar Kamprad, dopo diverse lotte intestine tra i figli e una vita di dissapori, per evitare ulteriori dissidi decise di trasformare la società in fondazione.
Di Franco Vergnano
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