Chi continua a lanciare i pallini alla prof
| Società
La prof “impallinata” a Rovigo lamenta di essere stata lasciata sola. La responsabilità degli adulti è aver inculcato l’idea che l’autorità e il merito siano un “furto”
Chi continua a lanciare i pallini alla prof
La prof “impallinata” a Rovigo lamenta di essere stata lasciata sola. La responsabilità degli adulti è aver inculcato l’idea che l’autorità e il merito siano un “furto”
| Società
Chi continua a lanciare i pallini alla prof
La prof “impallinata” a Rovigo lamenta di essere stata lasciata sola. La responsabilità degli adulti è aver inculcato l’idea che l’autorità e il merito siano un “furto”
| Società
AUTORE: Fulvio Giuliani
Abbiamo seguito tutti il caso della professoressa bullizzata in classe a Rovigo. Caso estremo di violenza – sì, umiliare in quel modo una persona è violenza psicologica e fisica – in un’aula scolastica, prova suprema di imbecillità a uso social. Impresa realizzata per poter trarne un video virale, nella mente distorta di ragazzotti senza educazione e la più pallida idea di cosa siano e rappresentino l’autorità, la serietà e il rispetto.
Qualcuno, molti di meno, avrà letto l’intervista rilasciata ieri dalla stessa professoressa a la Repubblica. Nel colloquio, in buona sostanza, lamenta di essere stata lasciata sola dopo l’incredibile episodio, ben poco tutelata dalla sua stessa scuola e isolata dalla preside.
Come fosse diventata un fastidio, un soggetto da maneggiare con estrema cura per la pubblicità negativa che ha portato alla scuola, ai colleghi e così via.
Sul caso in questione e le accuse rivolte dalla docente nulla ci sentiamo di aggiungere, andrebbe ascoltata la versione della preside, etc… ma la cosa ci appassiona relativamente. Quello che sconvolge – correggiamo, dovrebbe sconvolgere – è l’humus che ha generato tutto ciò. Lo viviamo e respiriamo ogni giorno, non è necessario andare in quella specifica scuola di Rovigo o incappare in quei ragazzotti armati di cerbottana.
Le usavamo anche noi, ma fra di noi. Mai le avremmo rivolte verso il professore per un duplice e banale motivo: un generico senso di timore e rispetto per la figura dell’insegnante e l’assoluto terrore dei nostri genitori e delle conseguenze di un gesto che non puoi non “sentire” come idiota.
Di chi o cosa dovrebbero aver paura oggi? Lasciamo perdere le generalizzazioni, ma vogliamo dirci meravigliati della tendenza a prendere le difese sempre e comunque dei propri pargoli da parte delle famiglie? La responsabilità di noi adulti è avere inculcato l’idea che l’autorità sia una specie di “furto” o imbroglio, l’autorevolezza – in particolar modo di chi abbia studiato e faticato più di noi – un sopruso, non un merito conquistato sul campo. Siamo stati noi, le troppe famiglie pronte nella migliore delle ipotesi a far ricorso al Tar per una bocciatura o direttamente a insultare o peggio i professori per un brutto voto. Gli stessi pronti a berciare contro chi ci sia superiore per preparazione e successo nella vita come “elite” e “poteri forti”.
I bulli della professoressa di Treviso sono la punta dell’iceberg, ma sott’acqua c’è un magma di mancata educazione che sta generando mostri e disastri. Il caso di Rovigo è una vergogna, ma non fuori contesto.
È il frutto di un modo di fare e pensare diffusissimo prima fra i “grandi” e solo dopo, per riflesso, imitazione, se non direttamente insegnamento in famiglia, fra i ragazzi.
Quell’aula di Rovigo e qualsiasi luogo in cui si neghi il valore della preparazione, dello studio e dell’impegno sono esattamente la stessa cosa.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
In Italia aumentano i divorzi e le seconde nozze fra gli over 60
23 Novembre 2025
Ma cosa spinge le persone, dopo i divorzi, a dire di nuovo “Lo voglio”? Se, come affermava Oscar W…
Vanoni, voce libera di un’Italia che sapeva sognare
22 Novembre 2025
Nessuno potrà mai sapere fino in fondo cosa si agitasse in quella personalità così complessa e sfa…
21 novembre, giornata mondiale della televisione
21 Novembre 2025
Correva l’anno 1927 quando in un laboratorio di San Francisco Philo Farnsworth inventava il primo…
Ottant’anni fa si apriva il processo di Norimberga
20 Novembre 2025
Ottant’anni fa si apriva il processo di Norimberga. Per la prima volta, il mondo cercò di giudicar…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.