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Quando le grandi tavolate diventano delle trappole

Le festività di questi giorni per molte persone sono viste come l’occasione per condividere il proprio tempo con famigliari e parenti, ma per alcuni questo periodo dell’anno diventa un vero incubo.
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Quando le grandi tavolate diventano delle trappole

Le festività di questi giorni per molte persone sono viste come l’occasione per condividere il proprio tempo con famigliari e parenti, ma per alcuni questo periodo dell’anno diventa un vero incubo.
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Quando le grandi tavolate diventano delle trappole

Le festività di questi giorni per molte persone sono viste come l’occasione per condividere il proprio tempo con famigliari e parenti, ma per alcuni questo periodo dell’anno diventa un vero incubo.
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Le festività di questi giorni per molte persone sono viste come l’occasione per condividere il proprio tempo con famigliari e parenti, ma per alcuni questo periodo dell’anno diventa un vero incubo.
Che bello, arrivano le feste tra Natale e Capodanno, pensano molti, soprattutto quelli che le vedono come l’occasione per passare più tempo in famiglia. Ma per alcuni questo periodo dell’anno diventa un vero incubo. Parliamo di chi trascorre questa fase in solitudine oppure – ancor peggio – di chi in famiglia sta male per via di relazioni complicate con i parenti. Ecco allora che il passare più tempo in famiglia si trasforma in una vera e propria trappola. Secondo i ricercatori della Scuola di Psichiatria Unsw Medicine & Health di Sidney per molte persone la famiglia può essere fonte di trauma, sentimenti difficili o tristezza. È il caso, ad esempio, di quei soggetti che vengono rifiutati dai parenti per via della loro sessualità. Vi sono poi scelte di vita che la famiglia non condivide per motivi religiosi, lavorativi, relazionali. Gestire relazioni familiari stressanti può essere difficile, a maggior ragione nei periodi in cui ognuno dovrebbe essere felicemente a tavola con i parenti. In questi casi le altre famiglie ‘felici’ pesano irrimediabilmente sulla pesantezza della nostra. La serenità degli altri intensifica la sofferenza di chi sereno non è. Vogliamo parlare degli atti violenti? Troppe persone sperimentano la violenza familiare e l’abuso: da una parte si assiste a gesti verso terzi (generalmente le donne), dall’altra si sperimentano abusi in prima persona. La violenza familiare spesso assume la forma di abuso psicologico e negligenza, ed è importante essere consapevoli che tali forme possono rivelarsi altrettanto dolorose della violenza fisica. Tutto ciò significa che tornare nell’ambiente familiare per le feste può far emergere emozioni difficili da gestire. La stagione delle vacanze può essere una delle poche volte durante l’anno in cui si è costretti a confrontarsi con queste relazioni per periodi prolungati, quindi è necessario dotarsi di risorse. Prevenire è meglio che curare, dunque bisogna prepararsi per tempo ad affrontare le situazioni dolorose utilizzando i diversi strumenti a disposizione che vanno dal supporto psicologico alle tecniche di mindfulness, unite ai vari ‘consigli della nonna’ (attività fisica, sociale e simili). Ognuno può imparare ad affrontare situazioni ingiuste proteggendo la propria dignità, rispondendo efficacemente a relazioni familiari difficili. La parte meno scontata è relativa alla capacità di chiedere aiuto quando necessario, cosa che molti evitano per orgoglio. Che poi è la vera trappola. di Daniel Bulla

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