Il racconto dell’Italia che ogni giorno propone l’informazione dei talk televisivi sembra una realtà gladiatoria, tra risse e vaffa reciprochi. Così la tv diviene un’occasione persa di racconto della realtà.
Spartacus e Crasso. Tomas Milian e Bombolo. A guardare il racconto dell’Italia che propone (quasi) ogni giorno l’informazione dei talk televisivi sembra di vivere in una realtà gladiatoria, come ai tempi di Spartacus contro i romani appunto, con irruzioni nelle commedie dove il maresciallo Giraldi (Milian) prendeva a male parole e qualche schiaffo il ladro Venticello (Bombolo) che provava a farla franca.
Risse, vaffa reciprochi, in una miscela che assomiglia più a incontri di sumo che a un confronto tra posizioni diverse. Peccato. Così la tv diviene un’occasione persa di racconto della realtà. Perché l’Italia di oggi è incarnata, nelle istituzioni, dal parlare chiaro – ma senza mai alzare i toni – di Mario Draghi e di Sergio Mattarella. Un registro che nel racconto tv scompare. Per lo spettacolo, dicono. Bah! Come se far confrontare posizioni diverse su temi come la libertà e altre faccende non fosse possibile senza inscenare baruffe. Roba da cavernicoli.
di Massimiliano Lenzi
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