Single involontari, frustrati e aggressivi
Può sembrare inverosimile ma la vita di coppia di un individuo può influenzare i suoi atteggiamenti socio-politici, e creare comportamenti aggressivi.
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Single involontari, frustrati e aggressivi
Può sembrare inverosimile ma la vita di coppia di un individuo può influenzare i suoi atteggiamenti socio-politici, e creare comportamenti aggressivi.
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Può sembrare inverosimile ma la vita di coppia di un individuo può influenzare i suoi atteggiamenti socio-politici, e creare comportamenti aggressivi.
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Può sembrare inverosimile ma la vita di coppia di un individuo può influenzare i suoi atteggiamenti socio-politici, e creare comportamenti aggressivi.
Può sembrare inverosimile affermare che la vita di coppia di un individuo possa influenzare i suoi atteggiamenti socio-politici. Eppure i successi e i fallimenti sessuali possono esercitare un impatto profondo sul modo in cui pensiamo e agiamo. Soprattutto i fallimenti. Protagonisti indiscussi di questo settore sono gli incel, acronimo di involuntary celibate, una categoria composta prevalentemente da maschi etero e celibi loro malgrado.
Attorno agli incel ruotano anche critiche pesanti di misoginia, della serie: se sono single non è certo per colpa mia. Ma parliamo anche di omicidi di massa. Durante l’attentato di Toronto (23 aprile 2018) un furgone a tutta velocità uccise 11 persone e ne ferì altre 15. L’omicida, Alek Minassian, durante l’interrogatorio dichiarò di essere un incel facente parte di un “movimento ribelle”. Riferì inoltre di non aver mai fatto sesso fino ad allora. L’attentato, ammise, era stato commesso per l’enorme livello di frustrazione e rabbia causati dalla sua verginità, segno evidente del rifiuto delle donne che ingiustamente preferivano «far sesso con dei bruti» ma non con lui. Ecco perché aveva infilato le chiavi nel cruscotto e lanciato il furgone sulla folla che alle 13.22 popolava il North York Center.
Tornando agli incel normali – si fa per dire – è utile ricordare che questi simpatici maschietti si rifanno a un paio di teorie altrettanto simpatiche. La prima, detta LMS (Look Money Status), sostiene che l’amore sia un banale concetto popolare. In realtà un partner diverrebbe attraente solo se bello, ricco e famoso. Secondo questa teoria una relazione inizia e prosegue grazie alla media ponderata dei tre fattori LMS. Se il risultato della media è insufficiente si viene respinti in fase di corteggiamento (o abbandonati successivamente) a favore di un individuo con LMS maggiore. Ecco perché i criminali sono pieni di donne, sostengono gli incel. Vi è poi la teoria RedPill, di altrettanto rigore scientifico, secondo la quale uomini e donne, essendo differenti dal punto di vista biologico, avrebbero diversi criteri di selezione sessuale. Con le donne nettamente avvantaggiate rispetto ai maschi (ti pareva…).
Insomma, i poveri incel le hanno tutte contro, biologia compresa. Come detto, se sono single non è colpa mia. Non sarà che dar la colpa a fattori esterni immodificabili riduce le probabilità di successo? D’altronde, come si suol dire, al mal che ti vuoi non c’è rimedio.
Di Daniel Bulla
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