Spot sulla sicurezza stradale… senza cinture
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Polemiche sui nuovi spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che promuovono la sicurezza stradale. In quasi tutte le scene i protagonisti sono senza cintura
Spot sulla sicurezza stradale… senza cinture
Polemiche sui nuovi spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che promuovono la sicurezza stradale. In quasi tutte le scene i protagonisti sono senza cintura
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Spot sulla sicurezza stradale… senza cinture
Polemiche sui nuovi spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che promuovono la sicurezza stradale. In quasi tutte le scene i protagonisti sono senza cintura
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AUTORE: Filippo Messina
Spot sulla sicurezza stradale… senza cinture. Grandi polemiche sui nuovi spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) che promuovono la sicurezza stradale. All’interno dei video vengono messi in risalto comportamenti pericolosi che possono portare ad avere (anche gravi) incidenti stradali: l’uso di droghe, la distrazione per i cellulari e l’alta velocità.
Iniziativa lodevole, ovviamente. C’è però un particolare che non è piaciuto: in quasi tutte le scene i protagonisti – anche quando hanno comportamenti corretti – in macchina sono senza cintura.
In una scena, per esempio, si vedono quattro ragazze a bordo di un’automobile. A metà spot, il video si interrompe e lo schermo si divide in due parti che mostrano contemporaneamente due possibili scenari: da una parte la guidatrice, che non si vuole distrarre, invita – responsabilmente – l’amica a mettere via lo smartphone; dall’altra invece le amiche si distraggono per guardare il cellulare e si schiantano poco dopo. In entrambi i casi, la guidatrice non ha la cintura.
Dopo le polemiche, il regista Daniele Falleri si dice molto dispiaciuto: “Rammaricano le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale, che sono stati realizzati unicamente con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni comportamenti della vita di tutti i giorni, senza edulcorazioni. L’intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane”.
Gli spot – il ministero delle Infrastrutture e Trasporti specifica che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione – verranno quindi modificati.
di Filippo Messina
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