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Tellonym, il social che propone giudizi anonimi a volontà

Tellonym è l’app che consente di inviare messaggi in totale anonimato. Uno strumento potenzialmente dannoso eppure già scaricato da milioni di utenti
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Tellonym, il social che propone giudizi anonimi a volontà

Tellonym è l’app che consente di inviare messaggi in totale anonimato. Uno strumento potenzialmente dannoso eppure già scaricato da milioni di utenti
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Tellonym, il social che propone giudizi anonimi a volontà

Tellonym è l’app che consente di inviare messaggi in totale anonimato. Uno strumento potenzialmente dannoso eppure già scaricato da milioni di utenti
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Tellonym è l’app che consente di inviare messaggi in totale anonimato. Uno strumento potenzialmente dannoso eppure già scaricato da milioni di utenti
C’erano una volta le lettere anonime. Quelle che ti arrivavano nella cassetta della posta, con le parole scritte ritagliando e incollando i caratteri presi da una rivista. Quelle che a volte erano vere e proprie lettere ma più spesso messaggi di una sola frase o persino di una parola, la più frequente delle quali era «Cornuto». Poi c’erano le telefonate anonime, che spaziavano dallo scherzo telefonico stile “Amici Miei” al rantolo notturno del maniaco. Lettere e telefonate anonime avevano due caratteristiche che le rendevano particolarmente insidiose: il fatto che fossero, appunto, anonime e al contempo imprevedibili e inevitabili. Non era possibile staccare la linea telefonica per evitare le telefonate del maniaco così come non si poteva staccare dal muro la cassetta della posta per evitare di ricevere missive sgradite. Con gli anni le lettere sono scomparse, la telefonia fissa pure e la vita, per gli amanti del blackmailing si è fatta più ardua. Fino ad aprile 2016, quando un gruppo di informatici tedeschi ha ideato Tellonym (dall’inglese tell on him “diglielo” e anonym “anonimo”), un’app di messaggistica istantanea che ricalca in tutto e per tutto il meccanismo della lettera anonima e che si appoggia come un parassita ad altri social come Instagram o Facebook. A differenza della lettera o della telefonata, Tellonym non è però né imprevedibile né inevitabile. Per ricevere i messaggi anonimi è necessario scaricare la app, il che rende di fatto il ricevente del messaggio complice in solido dell’emittente. Un po’ come se, vent’anni fa, avessimo avuto linee telefoniche e cassette delle lettere destinate unicamente a ricevere quel «Cornuto». È difficile immaginare un buon motivo per scaricare un’applicazione così inutile e dannosa e che fa la felicità dei cyberbulli e dei molestatori verbali, eppure a oggi Tellonym ha raccolto circa 13 milioni di utenti, per il 70% ragazze tra gli 11 e i 17 anni. Sono in tanti a chiedersi perché una ragazzina, già possibile vittima del tradizionale odio social, dovrebbe mettersi consapevolmente alla berlina permettendo ad altre ragazzine come lei di scaricarle addosso tutta la loro rabbia e cattiveria represse. Perché, com’è ovvio, la maggior parte dei messaggi ricevuti sono insulti o inviti al suicidio, oltre alle occasionali domande generate da sistemi automatici. Escludendo il masochismo di massa, la causa va cercata in due aspetti: uno legato ai nostri tempi, ovvero il bisogno di essere visibili a tutti i costi (con tanto di profilo personale e foto collegati a un altro social); l’altro antico, che apparteneva anche alle lettere anonime, e cioè la curiosità. Ci siamo mai chiesti perché, quando ricevevamo una busta sospetta, non riuscivamo a fare a meno di aprirla? È il motivo per cui a Natale non vediamo l’ora di aprire il pacchetto di nostra zia pur sapendo che dentro ci troveremo i soliti calzini termici, lo stesso per cui i nostri bambini vogliono il pacco sorpresa di Spiderman in edicola anche se gli spieghiamo fino alla morte che dentro ci sono solo rimanenze di magazzino di Topo Gigio. La curiosità è più forte di noi: vogliamo sapere cosa c’è lì dentro, vogliamo conoscere quella che pensiamo sia la verità su di noi, anche se più che altro è odio casuale buttato in Rete per facili esche. Dicono che la curiosità sia femmina. Probabile, ma in questo caso è anche molto pericolosa.   di Maruska Albertazzi

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