Dopo la sospensione dovuta alla DaD, tornano i test Invalsi e vengono accolti come l’inizio di una riforma. Ma tutti sappiamo che la realtà è ben diversa.
A marzo tornano i test Invalsi. Erano stati sospesi nel 2020 e in parte l’anno scorso per comune senso del pudore, per non dover esibire davanti a tutti le vergogne di una didattica a distanza molto distante da standard accettabili. L’imminente cimento dei quiz (a lungo ostracizzati da insegnanti che non si rassegnano all’idea di essere a loro volta valutati) viene annunciato quale epifania di una riforma volta a contrastare la dispersione scolastica e i divari territoriali nella formazione. Sarà pure, ma intanto per gli studenti delle quinte superiori – i primi sottoposti al monitoraggio sul loro stato di apprendimento – tutto questo non conterà ai fini della Maturità.
Tremebondi per un esame in cui verranno (attenzione, spoiler!) tutti promossi, potranno tirare un legittimo sospiro di sollievo. Non così chi crede che gli effetti di un cattivo insegnamento andrebbero subito contrastati. E con essi il paradosso per cui proprio chi risulterà fra i peggiori riceverà poi un voto di Maturità tra i più alti, assegnato grazie alla complice benevolenza di una commissione di manica larga.
Di Vittorio Pezzuto
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Avellino, trascina un passeggino mentre è alla guida di uno scooter
02 Maggio 2024
Pericoloso e assurdo. Ad Avellino un uomo, mentre è alla guida di uno scooter, trascina un passe…
Totò diventa un marchio registrato
02 Maggio 2024
Giù le mani da “’A Livella”. E da Totò, forse il nomignolo più celebre e utilizzato ancora oggi …
Primo Maggio, festa dei lavoratori del terzo millennio
01 Maggio 2024
In occasione del Primo maggio 2024 vogliamo fare un passo indietro. A quando si cominciano a for…
A che gioco giocate?
27 Aprile 2024
Come giocate con i vostri figli? A cosa giocate con i vostri figli? Oggi una domanda diretta per…