Stragossip
C’è qualcosa di inquietante nella deriva che ha preso una delle grandi “storie” pop degli ultimi mesi: il burrascoso divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi
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C’è qualcosa di inquietante nella deriva che ha preso una delle grandi “storie” pop degli ultimi mesi: il burrascoso divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi
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C’è qualcosa di inquietante nella deriva che ha preso una delle grandi “storie” pop degli ultimi mesi: il burrascoso divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi
C’è qualcosa di inquietante nella deriva che ha preso una delle grandi “storie” pop degli ultimi mesi: il burrascoso divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Per chi come noi, pur comprendendo perfettamente la forza del gossip e anche il “fascino“ delle storie dei ricchi e famosi, guardare dal buco della serratura resta profondamente fastidioso, la degenerazione dello scontro fra i due è insopportabile.
Superata solo dall’attenzione maniacale di certa stampa per ogni singola dichiarazione dei protagonisti e soprattutto dei loro legali. Tutti complici felici e contenti di un battage di raro squallore il cui unico oggetto sono i quattrini.
Nessun moralismo, per carità del cielo: i soldi guadagnati da entrambi sono strameritati. L’uno capace di incantarci per lustri su un campo da calcio, uno dei più forti giocatori italiani ogni epoca e una delle personalità più interessanti del pallone, anche nella sua evoluzione. Da eterno bamboccione a uomo ironico e intelligente, bravissimo a sfruttare le sue stesse debolezze, in modo che contribuissero alla creazione di un personaggio globale.
Lei, conduttrice televisiva brava, tagliente e ironica, a sua volta in grado di trasformare ed evolvere il suo personaggio, oltre l’iniziale bellezza e presenza scenica.
Come coppia, poi, funzionavano maledettamente bene: alcuni loro spot erano – nel genere, si intende – pressoché perfetti. Sapevano calarsi in una dimensione da ‘Sandra e Raimondo’ che aveva spinto più di un autore a ipotizzare un futuro televisivo proprio ‘di coppia’.
La vita, lo sappiamo, prende strade talvolta del tutto imprevedibili e incontrollabili. Gli amori finiscono, figurarsi le convivenze più o meno serene. Che però ci si riduca a questo spettacolo e si trovino così tanti volenterosi cantori di bassa lega è sconfortante. C’è un momento in cui bisogna sapersi fermare, porre un argine e comprendere che solo il silenzio può far recuperare un briciolo di dignità. Un insegnamento anche per tante persone cosiddette ‘normali’, che nei loro piccoli mondi replicano lo ‘show’ offerto da Francesco e Ilary.
di Fulvio Giuliani
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