È il massimo esempio di una degenerazione ormai purtroppo assai diffusa. Quando succede qualcosa, invece che intervenire, si filma. Succede davanti a una rissa, quando si assiste ad atti vandalici, è successo anche dopo un incidente lo scorso febbraio sul Grande Raccordo Anulare. Chi ha visto l’auto in fiamme, ha fatto un video ironizzando per poi mandarlo a una popolare pagina social. Senza chiamare i soccorsi. E l’uomo dentro quell’auto, è morto dopo un mese di ricovero in ospedale.
Basta raccontarla così per capire l’idiozia imperante. È molto più diffusa di quanto si pensi. Stavolta però la Procura di Roma sta cercando chi ha fatto quel video. Perché esiste qualcosa che si chiama omissione di soccorso. E c’è veramente da sperare che venga identificato, e che molti altri magari spaventati dalle possibili conseguenze la finiscano con questo orrendo vizio di impugnare lo smartphone invece che aiutare le persone.
Di Annalisa Grandi
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